Cronaca locale

Milanesi pazzi per la cultura: sono i più spendaccioni d’Italia

Investono 100 euro al mese contro i 94 della media nazionale Il 31% considera la propria città alla pari di Parigi o Londra

Milanesi pazzi per la cultura: sono i più spendaccioni d’Italia

La cultura? Ai milanesi piace, eccome. Portafogli alla mano, tra gli italiani, sono quelli disposti a spendere di più per nutrire il proprio «spirito» e superano la media di 94 euro mensili come budget pro capite, arrivando ai 100 euro a persona. Il dato emerge dall’indagine «I cittadini e la cultura» realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza su seicento capifamiglia nei comuni di Milano, Roma, Napoli e Monza. Tra libri, cinema, arte, viaggi, corsi e musica, complessivamente gli italiani spendono a testa quasi quattro miliardi di euro al mese. Secondo la ricerca, il 75 per cento dei milanesi, così come romani, napoletani e monzesi, è soddisfatto dell’offerta culturale della propria città. Anzi, il 47,3 la ritiene adeguata, il 34,7% elevata e il 31,3 per cento crede che Milano sia addirittura pari o superiore a Parigi, Londra, Berlino e Barcellona. E tra quelli che ritengono che la città meneghina sia soddisfacente sotto il punto di vista culturale, la maggioranza (59,3 per cento) pensa che l’offerta sia anche varia.
Ancora numeri. Tra le attività preferite dai milanesi ci sono la lettura e il cinema: il 36,7 per cento acquista libri o riviste di settore una volta alla settimana, il 12 per cento va al cinema e il 9,3 per cento noleggia un dvd tutte le settimane. Così come tutte le settimane, il 5,3 per cento dei milanesi visita mostre e il 4 per cento va a teatro o ad un concerto. Passione, quella per la lettura e il cinema, condivisa anche dal resto degli italiani. I romani si distinguono per la loro predilezione ai monumenti della città e i napoletani per gli spettacoli teatrali.
«La cultura - ha dichiarato Carlo Edoardo Vali, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza in occasione del primo forum dell’Unesco per la cultura e le industrie culturali presso la ville Reale di Monza - è a tutti gli effetti una risorsa in grado di generare impresa, occupazione e dare valore a un territorio».
E anche a Monza, le abitudini sono simili ai milanesi. Più della metà dei monzesi pensa che l’offerta culturale della propria città sia adeguata, elevate per il 7,3 per cento. Chi la ritiene scarsa, pensa che non copra tutti i settori culturali.

Come a Milano, anche qui le attività preferite dai monzesi sono la lettura e il cinema: circa uno su quattro acquista libri o riviste una volta alla settimana e il 9,3% va al cinema o noleggia dvd tutte le settimane.

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