Lunico nemico sarà il tempo. Ieri a New York la pioggia non prometteva niente di buono, ma i 450 milanesi che hanno già battuto il record della terza città al mondo con più iscritti alla partenza della maratona più famosa al mondo, non sono gente che si lascia scoraggiare da quattro gocce. Specie se oltre a tagliare il traguardo cè da far del bene. Scarpe da ginnastica e grinta da vendere, i milanesi che oggi correranno a New York avranno in testa (anche) i fondi da raccogliere per lassociazione Bambini cardiopatici nel mondo. Vip e non, tutti uniti nel progetto «Run4Mi», inglesismo che vuol significare «corri per me, corri per Milano» e che lanno scorso ha raccolto 72mila euro. «Questanno puntiamo almeno a quota 80mila», anticipa il capitano della squadra, lassessore ai Grandi eventi del Comune Giovanni Terzi. Il sistema è semplice, ognuno ha scommesso con amici e familiari sui tempi degli atleti (cè anche un sito per partecipare, www.run4mi.it), e la somma sarà devoluta allassociazione diretta dal dottor Alessandro Frigiola. Anche con questo aiuto, lanno scorso è stato possibile realizzare un ospedale in Camerun.
Allappello hanno risposto in tanti, da Mara Venier (che però non correrà per motivi di salute) a Beppe Bergomi, Alberto Cova, dj Linus che si allena anche da presidente della prossima maratona di Milano dell11 aprile («partirà da Rho-Pero e arriverà al Castello» anticipa Terzi). Tra i grattacieli si vedranno sfrecciare anche il nuovo comandante dei vigili, Tullio Mastrangelo, e il direttore generale dellAmsa, Salvatore Cappello («e insieme abbiamo considerato che Milano è più pulita della Grande Mela», dice Terzi).
Venerdì mattina, la squadra dei milanesi si è allenata a Central Park. «Poi ci siamo concessi un po di shopping» ammette lassessore Terzi. Una forma di allenamento pure quella, scherza, se trascinati «da una moglie fashion victim». La sera, cena italiana, «presi in giro perché piatti di spaghetti e pizza non sono sembrati proprio la dieta dello sportivo». Ma cera da festeggiare il ritiro del pettorale, «una grande emozione, anche alla terza volta in gara».
Tantè, a parte lumidità alle stelle il via questa mattina è una bella scommessa per tutti, oltre che per la raccolta fondi. «Io ho puntato su Bergomi - confessa Terzi -. Lanno scorso ha chiuso con 4 ore e un secondo e questa volta lo vedo in forma e motivato, penso che potrà battere il suo record. Con me stesso invece ho scommesso di terminare la gara in meno di 5 ore».
Dopo la trasferta oltreoceano, la formula di «Run4mi» debutterà anche alla maratona di Milano: «Il prossimo mese presenteremo liniziativa a Palazzo Marino, la destinazione benefica sarà sempre a favore dei bambini cardiopatici». E un gemellaggio New York-Milano, verso l11 aprile, è iniziato già ieri a pranzo quando la delegazione guidata da Terzi ha incontrato gli atleti keniani. Con un po di invidia. Arrivano sempre primi.