Milano, un voto che vale doppio: ministri in campo con la Moratti

Non basta vincere. «A Milano bisogna stravincere, è la battaglia più importante». Il ministro Mariastella Gelmini al vertice tra sindaco e Pdl ieri a Palazzo Marino ha richiamato colonnelli e rappresentanti locali del partito a serrare i ranghi per una campagna elettorale tosta, perchè «vincere molto bene nel capoluogo lombardo dopo mesi di polemiche a livello nazionale vuol dire confermare il buongoverno del Pdl, il contrario vorrebbe dire che ha avuto successo il logoramento». Ecco perchè ogni settimana si riunirà il «tavolo Milano» e anche ministri ed esponenti nazionali sono pronti a scendere attivamente in campo per sostenere la campagna di Letizia Moratti. Anche se, osservano alcuni dei partecipanti all’incontro, la compattezza deve essere ricucita soprattutto tra i vertici delle istituzioni locali.

I continui litigi tra il sindaco e Formigoni non sono certamente uno spot. Podestà apre ad un vice alla Lega e all’alleanza con i finiani. Altri esponenti vedono invece il rischio di allontanare il voto cattolico a furia di inseguire i toni della Lega.

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