Cronaca locale

Come salvarsi dalla benzina a due euro

Internet e il passaparola per trovare i prezzi più bassi: si risparmiano anche 10 centesimi al litro

Pompa di benzina
Pompa di benzina

Tasse, costo del lavoro, crisi internazionali, le ragioni sono le più diverse ma la conclusione è sempre la stessa: aumentano i carburanti. Un spostamento costante nelle ultime settimane che ha portato il prezzo della benzina a superare la quota psicologica dei due euro. Ovviamente a Milano, come ha denunciato il Codacons che segnala un distributore con il fatidico numero 2,009 euro. Dal momento in cui è stato introdotto il libero mercato infatti ogni distributore può praticare i propri prezzi. Per questo un sito Intenet aggiorna segnala i prezzi più bassi nelle diverse province italiane. Ma niente illusioni: il record per il gasolio è Padova, con 1,193 euro.
L'Italia è tradizionalmente la Nazione dove i carburanti costano più cari che in qualsiasi altra parte d'Europa e forse del mondo. Colpa anche dello Stato che grava benzina e gasolio con 87 centesimi di tasse, qualcuno ancora risalente alla guerra di Etiopia del 1935. Da qualche settimana in particolare, tra crisi siriana e grandi spostamenti estivi, a luglio i prezzi hanno preso a salire vertiginosamente, e centesimo dopo centesimo ieri a Milano un esercente ha appeso fuori dal piazzale il fatico cartello: benzina 2,009 euro al litro. Lo riporta, con tanto di fotografia spedita da un associato, il Codacons. Che prende spunto per ricordare come i carburanti italiani siano i più cari d'Europa. In Spagna e Austria la verde costa mediamente 1,40 euro al litro, ad Andorra, addirittura 1,298.
Per l'italico automobilista ci sono poche difese, se non consultare prezzibenzina.it, uno dei più noti siti che raccolgono e ordinano le segnalazioni degli utenti per individuare il distributore con le tariffe più basse. Accedendo si ha subito un primo quadro della situazione nazionale, con i prezzi applicati dalle varie compagnie da cui ricavare il costo medio dei carburanti. Veniamo così a scoprire che tra le tariffe più alte della Tamoil e quelle più basse dell'Agip, circa dieci centesimi di differenza, si ricava una media di 1,732 per il diesel e 1,838 per la verde. Per trovare poi il distributore più vicino a casa, basta poi cliccare sul nome della propria provincia e scoprire dove è più conveniente fare il pieno. Le segnalazioni, precisa il sito, sono non più vecchie di tre giorni. Così scopriamo che in provincia di Milano i distributori più a buon mercato si trovano sulla Cassanese a Vignate (Shell), in via Milano a Bollate (Ip) e in via Buozzi a Vimodrone (Auchan). Sono infatti gli unici che, anche se solo di un millesimo, rimangono sotto quota 1,7 euro. Tutti gli altri oscillano tra 1,7 e 1,8 ma qualche automobilista segnala come «conveniente» anche quelli che superano l'1,8 come il Q8 sulla Statale 11 a Vittuone e l'Eni, sempre sulla Statale ma a Settimo Milanese.
Ultima «ratio» per risparmiare qualche ulteriore centesimo le cosiddette «pompe bianche», stazioni «no logo». Nel milanese sono due dozzine, tutte regolarmente censite. Anche se il sito non indica il prezzo, spesso varia di giorno in giorno, consentono sicuramente un risparmio di almeno dieci centesimi al litro. Il record? Un po' lontanino: a Padova, in via del Plebiscito, per la precisione, prezzo del gasolio con il self service addirittura 1,193 euro.

Da farci un viaggio.

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