Afghanistan in fiamme

Afghanistan, i profughi anche a Chiaravalle

In arrivo 120 persone. Il piano di accoglienza della Prefettura tra centri e case private

Afghanistan, i profughi anche a Chiaravalle

Stanno arrivando a gruppi le famiglie afghane portate in salvo dal governo italiano con il corridoio umanitario dedicato a coloro che hanno collaborato nella missione internazionale. Milano non si sta certo risparmiando nell'offrire una patria dove abitare e crescere i propri figli ma anche aiuto a 360 gradi alle famiglie fuggite dall'Afghanistan dopo che il Paese è tornato nelle mani dei talebani.

Dopo i primi 110, nei prossimi giorni, come già anticipato da Il Giornale, sono previste altre 120 persone. Il primo gruppo di 34 persone (6 nuclei familiari con 10 minori) è stato accolto da Fondazione Veronesi e Fondazione Arca e nei prossimi giorni si avvierà un percorso di più stretta collaborazione con la prefettura. Poi, un secondo gruppo di 19 unità (quattro famiglie con 10 minori) è temporaneamente a Bresso, gestito dalla Croce Rossa italiana, per una prossima sistemazione in alloggi in allestimento in città.

Sempre nel capoluogo, sono stati accolti 14 profughi afghani (4 nuclei familiari con 1 minore) affidati alla cooperativa sociale Farsi Prossimo. Infine, 43 persone (7 nuclei familiari con 11 minori) sono ospitate a San Giuliano Milanese, in una sede gestita da Fondazione Broletto. L'obiettivo perseguito è quello di collocare i profughi afghani in strutture dedicate, per accompagnare le famiglie ospitate nel percorso di riconoscimento dello status di rifugiato e la successiva collocazione nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai): dall'accoglienza straordinaria nei Cas a quella più strutturata nel Sai.

Per favorire la regolare gestione degli arrivi e dell'accoglienza, il prefetto Renato Saccone ha avuto nei giorni scorsi riunioni con i prefetti di tutta la Lombardia, con la Regione e le istituzioni locali, con l'Anci e terzo settore. Grazie alle numerose manifestazioni annunciate di solidarietà sarà possibile in breve tempo offrire ai profughi e soprattutto ai tanti bambini tra loro, non solo una dignitosa sistemazione, ma anche vicinanza e amicizia.

I prossimi arrivi saranno accolti, dopo la quarantena gestita dal Ministero della Difesa e dalla Croce Rossa nei centri nazionali, prevalentemente nel capoluogo.

Comune di Milano e Prefettura hanno sottoscritto un accordo per l'apertura di centri in Viale Fulvio Testi e a Chiaravalle, mentre in diversi appartamenti saranno ospitate famiglie a cura della Casa della Carità che da sempre promuove insieme, accoglienza e cultura.

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