Cronaca locale

Aggredì donne in centro Preso rapinatore seriale con sei telefonini rubati

In dieci giorni il pregiudicato gambiano picchiò almeno due vittime: scoperto dalle telecamere

Aggredì donne in centro Preso rapinatore seriale con sei telefonini rubati

«È lui, riconosco il giubbotto, lo aveva addosso anche lunedì quando mi ha aggredita».

Non era un fantasma e nemmeno il frutto della visione di una donna traumatizzata per aver vissuto troppo a lungo per strada. Era stata proprio lei, una senzatetto di origine albanese che - nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, intorno alle 4 - accompagnata da un connazionale che è anche il suo compagno, aveva fermato per strada un poliziotto del Comando decentrato Uno della polizia locale. E a quell'uomo in divisa, atterrita, aveva denunciato di essere appena stata vittima di uno sconosciuto che l'aveva buttata a terra e picchiata (in cerca di un cellulare che non aveva trovato?) mentre si trovava in via Marino, accanto alla sede del Comune di Milano e nel cuore della città, tra piazza Scala e piazza San Fedele. Ora quell'uomo, immortalato dai fotogrammi delle numerose telecamere della zona, ha un nome e un cognome. Si tratta di un gambiano irregolare di 25 anni, con precedenti per spaccio, ed è stato fermato ieri poco prima delle 4.30 in un'altra strada centralissima, piazzetta Pattari, tra corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila. Nel momento in cui il Nucleo Tutela Donne e Minori della polizia locale lo ha bloccato, aveva addosso sei telefonini, tutti rubati. Tuttavia non è solo per il numero di cellulari che si pensa a un criminale seriale, a un rapinatore di donne, ma anche perché nel frattempo, lunedì alle 5.30, l'africano ha messo a segno un'altra aggressione e sempre in via Marino. Vittima ancora una clochard, stavolta 49enne e di origine cubana a cui l'uomo ha portato via il cellulare dopo averla assalita alle spalle e malmenta. Ora i vigili attendono la convalida del fermo da parte della Procura, ma entrambe le donne hanno riconosciuto l'extracomunitario, in particolare la cubana che ha indicato il giubbotto che l'uomo indossava al momento dell'arresto come il medesimo che portava quando l'ha aggredita. Il gambiano è accusato di lesioni e rapina.

Una notte, quella di giovedì, in cui i senza fissa dimora hanno imperversato nelle strade ormai deserte di questa Milano impaurita dal Covid. Intorno alle 21.30 infatti, in piazzale Maciachini, un clochard ronmeno di 41 anni è stato arrestato dalla polizia dopo aver accoltellato un connazionale a una gamba. Completamente ubriaco l'uomo ha dedicato le proprie attenzioni morbose a un'altra senzatetto. Quando la donna lo ha rifiutato e, grazie a un amico, è riuscita ad allonrtanarlo, il 41enne si è arrabbiato. Ha estratto così un coltello dalla tasca e si è messo a minacciare tutti i clochard sul posto che, impauriti, a quel punto se la sono data a gambe, abbandonando forzatamente lì il più debole tra loro, un anziano con problemi motori. L'ubriaco ha sfogato così su di lui la sua rabbia, accoltellandolo alla coscia destra e prima di scappare gli ha strappato il denaro che aveva in tasca, soldi racimolati con l'elemosina. A catturarlo ci ha pensato il capo pattuglia di una «Volante» della questura. Il ferito è stato portato al Policlinico dov'è stato subito operato: non corre pericolo di vita, ma la sua gamba potrebbe avere danni permanenti.

È invece un pregiudicato del posto, un italiano di 57 anni, l'uomo che mercoledì, verso le 19, a Monza ha minacciato con un coltellaccio da cucina il titolare di una pizzeria del centro, in via Bergamo. Noto per il i suoi comportamenti un po' esuberanti, il tizio, che abita sopra il ristorante, è sceso in strada, arrabbiatissimo (ma le ragioni restano incerte) con il proprietario a cui ha mostrato l'arma. Quindi è risalito nel suo appartamento.

I carabinieri del Radiomobile lo hanno denunciato.

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