La strada sbarrata verso Roma ad alcuni suoi uomini, aprirebbe in cambio la porta alla vicepresidenza della Regione al coordinatore del Pdl Mario Mantovani. Un ticket che Roberto Maroni vorrebbe chiudere entro il 25 gennaio, ma la faccenda si complica, perché è stato lo stesso candidato leghista ieri a dire che pur intendendo «aspettare le indicazioni del Pdl», i due nomi che ha in testa sono quelli di «Mariastella Gelmini che, se accettasse, sarebbe un'ottima scelta» e di «Alessandro Cattaneo, giovane sindaco di Pavia». Poi un «sarei felice se fossero al mio fianco» che tiene aperta una partita che si fa decisiva, soprattutto se il suo sarà un testa a testa con Umberto Ambrosoli. E, in questo caso, la decisione si fa ancor più delicata con la Gelmini che preferirebbe l'impegno in parlamento, mentre i sostenitori del trentatreenne Cattaneo (che nella classifica del Sole24Ore ha incassato il 57 per cento di consenso tra i cittadini) stanno cercando di arrivare a Silvio Berlusconi per convincerlo a non sprecare l'occasione di avere in casa un Matteo Renzi da giocare. E anche su questo la Lega è poco disposta a cedere.
Ma anche sul fronte delle liste pdl c'è maretta. Perché a scontrarsi saranno due big come lo stesso Mantovani e (a meno di un ritiro) il presidente della Provincia Guido Podestà a cui proprio Mantovani sfilò il coordinamento regionale. Con diverse anime del partito, tra cui soprattutto quella ciellina, che per bocca di un colonnello vorrebbe chiedere a Mantovani «di sospendersi dall'incarico di coordinatore per il tempo della campagna elettorale, così come è già successo in passato per chi si è candidato». Nel 2010 a Monza con Massimo Ponzoni. Forse nei prossimi giorni l'ufficializzazione della richiesta.
Ieri sera Podestà ha convocato i fedelissimi. Il problema è il sistema elettorale con un'unica preferenza che inevitabilmente dividerà il pacchetto di voti in mano alle varie correnti. In corsa ci saranno l'assessore provinciale Fabio Altitonante che potrebbe incassare i voti di Stefano Maullu che aspetterà le elezioni europee del prossimo anno. Ma anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei sempre più deciso a correre. Correranno anche Alessandro Colucci e Giulio Gallera l'altra volta primo dei non eletti che aprirà la campagna elettorale lunedì alle 20,30 all'Ata Hotel Executive, mentre Sante Zuffada e Luca Squeri si dice appoggeranno la candidatura forte di Mantovani.
Nel collegio Monza e Brianza dove gli eletti passeranno da due a uno, il campione delle preferenze dovrebbe essere il cardiologo ciellino Stefano Carugo. In lista il consigliere uscente Fabrizio Sala e la giovane ex assessore monzese Martina Sassoli appoggiata da Paolo Romani se non le riuscirà il salto in parlamento. Promozione che attende il sottosegretario alla presidenza Paolo Alli per cui sta lavorando lo stesso Formigoni che chiede a Mantovani di schierare tutti gli altri big ciellini: Carlo Masseroli a Milano, Raffaele Cattaneo a Varese, Mauro Parolini a Brescia, Massimiliano Salini a Cremona e Patrizio Tambini a Como.
Senato e anche regionali per l'assessore Valentina Aprea, mentre un ex assessore formigoniano e presidente di «Brianza futura» Guido Della Frera passa con Mario Monti e si candida nella lista Albertini.
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