Di nuovo botte ai poliziotti. Ancora una volta i peruviani a muovere le mani. A solo venti giorni di distanza dalla brutta rissa al parco Cassinis, quando due agenti della polizia municipale finirono al Niguarda in prognosi riservata. È successo domenica sera nella zona nord della città. Mancano pochi minuti alle dieci quando arriva una segnalazione al 113. Due uomini, in evidente stato di ebbrezza, stanno lanciando bottiglie di vetro contro un muro in via Artigianelli 6. Quando la pattuglia arriva sul posto, C.H., peruviano di 32 anni, sta orinando contro un edificio. Gli agenti gli chiedono i documenti, lui si rifiuta di mostrarli e quando cercano di fermarlo risponde con calci e pugni.
In una macchina parcheggiata assistono alla scena altri due connazionali, C.W. di 28 anni e una donna che non parteciperà allaggressione ai danni della polizia. C.W. scende dallauto e inizia a picchiare i poliziotti nel tentativo di liberare lamico. Nel frattempo arrivano altre due pattuglie. I peruviani oppongono resistenza e alla fine della colluttazione gli agenti feriti sono tre. Contusioni multiple a torace e arti e dai 10 ai 15 giorni di prognosi per i tre poliziotti, otto giorni per lunico peruviano ferito. I due extracomunitari vengono arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali; per C.W., trovato in possesso di un taglierino, si prospetta anche una denuncia per porto di «strumenti atti a offendere».
«Un brutto episodio - ha commentato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato -, un segnale che dimostra che servono approcci sempre più differenziati, perché ogni comunità straniera ha problematiche diverse. E per i sudamericani lalcol è uno di questi. Quello che è successo al parco Cassinis non è stato casuale. Il presidio attivato nei parchi è stato dunque opportuno, visto che questa presenza ha scoraggiato i malintenzionati.
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