"Archivi fotografici aperti". Viaggi tra storia e digitale

Clic memorabili, 100 visite guidate e nuove collezioni. La Lombardia mette in bella mostra i tesori da vedere

"Archivi fotografici aperti". Viaggi tra storia e digitale

Gli anni dell'infanzia di Liliana Segre, fotografata intorno al 1930 in braccio alla devota balia Caterina. L'indimenticata silhouette di una splendida Carla Fracci ritratta a metà Sessanta da Maria Vittoria Backhaus. Piazza del Duomo che diventa improbabile location per un panino alla Nutella (Sandro Righetto, 2006) e si riempie di vortici rossoneri in occasione dell'ultimo scudetto del Milan visto da Giovanni Hänninen. Schegge del nostro passato vicino e lontano. Immagini per non dimenticare la grande e la piccola storia, i volti noti e la gente comune, momenti tristi e felici o più semplicemente ordinari attimi di vita.

È solo un piccolo assaggio dell'ottava edizione di Archivi Aperti, organizzata da Rete Fotografia fino al 23 ottobre 2022 con il suggestivo titolo «Conservare il futuro. Quale design per gli archivi fotografici tra nuove tecnologie e rivoluzione digitale?». Oltre 100 visite guidate alle collezioni, arricchite da eventi collaterali, incontri, tavole rotonde e dibattiti animeranno enti, musei, fondazioni, studi di professionisti, luoghi straordinari di norma non accessibili al pubblico per una manifestazione pensata non solo per gli specialisti. Con due obiettivi: da un lato valorizzare prestigiosi enti di conservazione, dall'altro affrontare un tema-chiave dell'immagine e della memoria nell'epoca della digitalizzazione, dell'Ia, della blockchain e dei big data. Dopo l'apertura di venerdì 14 al Mufoco-Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, al via un'intensa «maratona» che coinvolge ben 42 archivi, da enti centenari a realtà contemporanee, pubbliche e private, tra cui 16 nuove adesioni.

La Lombardia e Milano, dove Archivi Aperti è nata nel 2016, fanno la parte del leone con ben 28 fondi di grande rilevanza. Molte le «prime» degne di nota: Fondazione Corriere della Sera (con visita alla sede storica di via Solferino), Fondo Malerba per la Fotografia, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-Cdec, Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Archivio Fotografico Italiano (Castellanza, Va). Ci sarà modo di riflettere su studi recenti e processi di digitalizzazione. Fondazione Fiera Milano, ad esempio, presenterà il progetto conclusivo dell'Archivio di Franco Bottino. Fondazione Aem il Fondo Antonio Paoletti. Il Civico Archivio Fotografico apre per la prima volta al grande pubblico l'Archivio Ballo & Ballo, donato recentemente al Comune di Milano. Non mancano i custodi della storia come la Veneranda Fabbrica del Duomo, gli archivi di documentazione etnografica e sociale come Aess - Regione Lombardia (con molte nuove acquisizioni), le ex municipalizzate milanesi come Fondazione Atm, i Gruppi industriali come la Fondazione Dalmine o Fondazione Pirelli, gli Istituti di credito come Archivio Storico Intesa Sanpaolo (testimoni di un'epoca le immagini del «Corso di addestramento del personale bancario sul funzionamento del macchinario Olivetti P101, Milano 1965). Fra i quotidiani del passato, molto interessante il fondo de «La Notte», conservato al Centro Apice dell'Università degli Studi.

Numerose le incursioni nella moda dei decenni passati, fra bellezze in costume intero sdraiate al sole della Riviera, gagà in spider con papillon e brillantina e modelle in rosso con occhiali da sole Safilo, dall'Archivio Storico

Fondazione Fiera. In chiusura, domenica 23 ottobre, la Tavola rotonda dal titolo #IoLavoroConLaFotografia, in Fondazione Aem. Tutti gli appuntamenti sono volutamente gratuiti (calendario completo su www.retefotografia.it).

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