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Area C, le auto nuove rischiano la multa

Area C, le auto nuove rischiano la multa

Le intenzioni erano buone. Anzi ottime. Auto super-pulita di ultima generazione - benzina euro 5 - e ticket per l’attivazione dell’ingresso in Area C. Peccato che le auto troppo «pulite» non piacciano al «cervellone» che registra gli ingressi in Area C. Nonostante infatti siano passati ormai quattro mesi dall’avvio, nonostante siano stati fatti calcoli, bilanci, previsioni e contravvenzioni quel che non è stato fatto ancora fatto è l’aggiornamento del cervellone che continua a «pensare» seguendo i criteri dell’ormai defunto Ecopass. Così non riconosce le auto troppo nuove, non le prevede, non le accetta. Quindi, le multa. Benzina euro 5, Euro 6 e diesel euro 4 con filtro antiparticolato che vogliono entrare all’interno dell’Area C non riescono ad ottenere il permesso. Anzi. Gli Euro 6 non sono neppure previsti né inseriti sul sito del Comune sotto il capitolo «Regolamentazione accessi». L’esperimento è stato fatto per caso dal vicedirettore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini. L’8 maggio scorso da disciplinato automobilista qual è, dopo essere entrato nella zona rossa alla guida di una fiammante auto di ultima generazione benzina euro 5, ha acquistato entro le 24 ore consentite, il biglietto da cinque euro e ha richiesto l’attivazione via Sms. Pin, targa, cellulare: ha comunicato tutto come da richiesta e ha atteso l’ok. Che non è arrivato. Sul telefono è comparsa invece una risposta, decisamente spiazzante: «Il veicolo non rispetta la delibera». Lì per lì Pellegrini ha pensato di avere sbagliato a digitare qualcosa. Ha ripreso il telefono ricontrollato tutti i numeri, quello del Pin, quello della targa ed è ripartito da capo. Ci ha riprovato due, tre volte ma la risposta che ha ricevuto è stata sempre la stessa. Niente. Il «cervellone» si è rifiutato di attivare l’ingresso all’auto. Impossibilitato. Il vicedirettore (che segnala oggi su Quattroruote l’accaduto) si è rivolto allo 02.02.02 il call center del Comune dove la risposta è stata doppiamente spiazzante: il problema è noto ed è già stato segnalato all’assessorato ma per il momento non c’è rimedio perché il Comune non avrebbe aggiornato il proprio database, rimasto all’Ecopass e alle sue vecchie classi di omologazione. Ma il disservizio non finisce qui. Al call center hanno infatti invitato Pellegrini - e come lui chissà quanti altri milanesi - a spedire via fax copia del libretto di circolazione, il ticket grattato e una dettagliata spiegazione della questione per evitare la contravvenzione. L’operazione andrebbe fatta ogni qualvolta l’automobilista alla guida della sua auto super-pulita di recentissima immatricolazione deve entrare in Area C. E che - meno ovviamente - non è detto che vada a buon fine. «Devo aspettare una risposta a questo fax?», ha chiesto il vicedirettore di Quattroruote al centralino del Comune. Risposte? Nessuna. Solo sperare che non gli arrivi la multa.

Il Comune in serata ha precisato che «le tempistiche per il riconoscimento della targa dipendono dalla Motorizzazione». Non bisogna invece inviare niente per fax ma le auto di nuova immatricolazione devono registrarsi on line: tramite Sms non è comunque possibile.

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