«Artigiano in Fiera», tour in 100 Paesi

Caccia ai regali tra 10 padiglioni: oggetti e cibi anche da Cina e Iran

Daniela Uva

Le tradizioni millenarie della Cina, i tesori provenienti dall'Iran, la creatività dei villaggi del Senegal, le esibizioni della Nazionale italiana degli chef. Sono solo alcuni degli appuntamenti in programma a Fieramilano (Rho-Pero) in occasione della ventiduesima edizione di Artigiano in Fiera, il più grande appuntamento con la manifattura italiana e internazionale al via da sabato al 10 dicembre. Anche quest'anno il cartellone si annuncia ricchissimo e pieno di sorprese, con numerosi eventi che animeranno i 3.200 stand espositivi realizzati su 320mila metri quadrati di superficie. Sono dieci i padiglioni a disposizione dei visitatori (uno in più rispetto allo scorso anno) suddivisi fra Italia (padiglioni, 1-3, 2-4 e 6), Europa (padiglioni 5-7), Africa e Medio Oriente (padiglione 5), Asia (padiglioni 10-14-18), Americhe (padiglioni 14-18) e Oceania (padiglione 18). Qui sarà possibile ammirare e acquistare oltre 150mila prodotti realizzati da circa tremila espositori da oltre 100 Paesi del mondo. Particolarmente attesi sono i quattro saloni tematici: Moda & Design, Abitare la casa, Salone della creatività e Bridal Show Milano. Proprio quest'ultimo rappresenta una delle grandi novità di questa edizione, una vetrina che metterà in evidenza i migliori rappresentanti del mondo del wedding presentando eccellenze, anteprime, ultime novità e tendenze del mercato. Ma ci sarà spazio anche per le tradizioni gastronomiche italiane ed estere, che potranno mettersi in evidenza nei 43 ristoranti e nelle 16 piazze del gusto allestite per l'occasione. Insomma, anche quest'anno i numeri confermano la crescita di una kermesse sempre più amata da milanesi e turisti (lo scorso anno i visitatori sono stati un milione 670mila). Perché per una settimana la Fiera si trasformerà ancora una volta in un vero e proprio villaggio dell'eccellenza artigiana ispirato dal tema: Artigiani creatori di bellezza e di bontà. Originali per definizione.

Decisamente unici sono, per esempio, i tesori custoditi nel China pavillon, lo spazio dedicato all'artigianato cinese. Fra tè rari, porcellane finissime, tessuti lavorati dall'etnia Miao e danze animate dal Lusheng, tipico strumento a fiato dell'estremo Oriente. Molto attese sono anche le eccellenze provenienti dall'Iran, che promuoverà soprattutto i suoi datteri e i suoi tappeti ammirati in tutto il mondo. Senza dimenticare tra gli artigiani senegalesi di Dakar, molti dei quali provenienti dal «Craft village Soumbédioune», un'area a forte vocazione artigianale che, grazie alla riscoperta degli antichi mestieri, ha avviato un modello virtuoso di resilienza in Africa in cui i giovani diventano protagonisti. Ma ci sarà naturalmente spazio anche per il meglio del Made in Italy, rappresentato da Nord a Sud. Dai tonni di Carloforte e di Favignana alle innovazioni nel food proposte dalla Campania (pasticceria) e dalla Calabria (bergamotto). Dalla tradizione trentina del legno, promossa con una mostra ad hoc, fino alle scarpe e cappelli realizzati nelle Marche. I visitatori potranno inoltre ammirare la maestria degli artigiani in performance live e assistere agli spettacoli con danze e canti tradizionali, che animeranno la manifestazione ogni giorno.

Grande protagonista anche il cibo, con una delle grandi novità di quest'anno: Artimondo restaurant, uno spazio dedicato alle migliori ricette del made in Italy promosso con la collaborazione della Federazione italiana cuochi e con la presenza della Nazionale degli chef.

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