Attrezzo cade da un balcone e colpisce una bimba: è grave

Attrezzo cade da un balcone e colpisce una bimba: è grave

Era appena uscita dalla scuola di danza insieme al papà, quando è crollata a terra priva di sensi con la testa piena di sangue. Qualche istante di disorientamento poi la scoperta che a colpirla era stato un «avvitatore elettrico» caduto dal davanzale di un, ancora per poco, ignoto inquilino. La piccola, dieci anni, è stata operata nella notte al Policlinico, dove rimane ricoverata in prognosi riservata, anche se non dovrebbe correre pericolo di vita. Una vicenda incredibilmente simile a quello di una coetanea peruviana, ferita al capo da un calcinaccio a metà novembre in viale Argonne. Anche in quell’occasione la bimba finì in ospedale in gravi condizioni e venne dichiarata fuori pericolo solo parecchie settimane dopo.
La piccola Aurora dovrebbe dunque cavarsela in pochi giorni, anche se l’altra sera ha davvero corso un rischio mortale. La ragazzina era andata a una scuola di ballo, una delle tante che spuntano quasi quotidianamente in città, in un seminterrato di via Melchiorre Delfico 24, alla Ghisolfa. La piccola ha seguito la consueta lezione e poco prima dell’ora di cena è passato papà a prenderla. Il tempo di farsi la doccia, rivestirsi e i due erano già in strada. Attorno alle 20.30 l’incredibile incidente. La piccola ha lanciato uno strillo e si è accasciata priva di sensi a terra, mentre cominciava a perdere vistosamente sangue.
C’è voluto qualche istante prima che il padre, un signore di 54 anni, si rendesse conto che a colpire la figlia era stato un «avvitatore elettrico» dal peso di quasi un chilo. L’uomo lanciava l’allarme e dopo poco arrivavano sul posto gli agenti della volante che facevano un rapido giro dello stabile senza però individuare il proprietario dell’attrezzo. Nel frattempo Aurora veniva porta in codice giallo alla clinica De Marchi dove, con il passare delle ore, le sue condizioni si facevano sempre più serie. Tanto che nel cuore della notte veniva deciso il trasferimento al Policlinico dove veniva attrezzata una sala chirurgica per un intervento d’urgenza. L’operazione veniva conclusa nel migliore dei modi, tanto che già ieri la piccola era sveglia e vigile e rispondeva agli stimoli dei medici. La prognosi rimane riservata, ma non dovrebbe correre pericolo di vita.
Nel frattempo le indagini per individuare il proprietario dell’avvitatore passavano agli agenti del commissariato Sempione. Ancora ignota la sua identità, anche se i sospetti dei poliziotti si accentrano su un paio di inquilini, uno dei quali avrebbe lasciato incautamente sul davanzale l’attrezzo, poi caduto per il forte vento che mercoledì ha spazzato la città. E per questo ora rischia l’accusa di «lesioni personali gravissime».


Una vicenda che ricorda la disavventura di una peruviana di dieci anni che la mattina del 16 novembre, mentre era in attesa del bus insieme alla mamma, venne colpita da un pezzo di comignolo dal peso di un chilo e mezzo. Ricoverata al Policlinico, rimase parecchie settimane tra la vita e la morte prima di essere dichiara fuori pericolo e dimessa.

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