Chiara CampoPd, sindaco e Sel in pressing su Francesca Balzani. La vicesindaco dovrebbe confermare oggi la guida di una lista «arancione» a sinistra del Pd che raccolga pezzi dei comitati orfani di Pisapia e vendoliani (dal capogruppo Mirko Mazzali al consigliere Luca Gibillini) ma fino a ieri sera nessuno era pronto a metterci la mano sul fuoco. L'ex sfidante di Beppe Sala alle primarie ha chiesto garanzie per giocarsi una partita fuori dalla lista del Pd e convincere quell'elettorato che forse non voterebbe mr Expo neanche turandosi il naso ma si sposterebbe più a sinistra. Percentuali che il Pd non può rischiare di perdere, ma neanche vuole promettere a Balzani di fare ancora il bis da vicesindaco. Dovrà giocarsela ai voti è la linea che rimbalza tra i colonnelli dem. Ieri sera si è riunita l'assemblea di Sel per votare un sì con riserva a rimanere nella coalizione e sostenere Sala, e tra le condizioni c'è la chiusura a liste centriste e un protagonismo vero e non di facciata alla lista arancione. «Da parte di Sala - aggiunge Gibillini - deve esserci un impegno evidente nei confronti della lista. Il vicesindaco in caso di vittoria dimostrerebbe questo legittimo e doveroso impegno». Il segretario cittadino Pietro Bussolati precisa ai partiti della coalizione che «ruoli futuri nella squadra del sindaco si discuteranno dopo il voto». Ma è chiaro che il partito si aspetta che ora la Balzani giochi questa partita, concordata una settimana fa con lo stesso Bussolati e Sala. Il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini ieri ha dichiarato che «il centrosinistra a Milano deve dare l'idea di un'alleanza molto ampia e in cui ci siano diversi protagonisti. Sicuramente l'esperienza che si è coagulata intorno alla Balzani alle primarie è importante e deve essere protagonista in questo passaggio, il Pd deve impegnarsi perchè questo possa avvenire». Anche Giuliano Pisapia ha ribadito che la «lista Balzani» che «guardi a sinistra è fondamentale per vincere queste elezioni». «Non mi risulta - ha aggiunto invece il sindaco - che Curzio Maltese si candidi, e comunque uno deve raccogliere le firme, presentare una lista». La disponibilità espressa giorni fa da Maltese, giornalista e depitata Ue della lista Tsipras, a guidare la lista municipale «Milano in Comune» che raduna da Rifondazione ai socialisti a pezzi di Sel, è stata accolta con freddezza (se non dichiarata ostilità) da un pezzo della coalizione. Dubbi espressi in primis dal presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, anche a proposito dell'altro nome in campo, Felice Besostri. «Hanno dato la loro disponibilità. Ma ci vuole una personalità di altissimo livello» ha precisato. Anche il socialista Roberto Biscardini sostiene che la discesa in campo di Maltese «è nata male, non doveva essere targato come sinistra-sinistra o l'antii Sala». Ieri c'è stato un incontro tra il candidato e la lista. «Si è avviato positivamente un percorso di confronto che continuerà nei prossimi giorni» ma «insieme alla valutazione di altre candidature. La caccia al nome in sostanza rimane aperta.
Si fa anche quello di Marina Terragni, giornalista e blogger. Intanto Sala ha chiesto a Linus, patron di Radio Deejay, di guidare la sua lista civica. E il 15 marzo alla Fabbrica del Vapore farà una kermesse con Pisapia e gli assessori, un virtuale passaggio del testimone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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