Berlusconi nostalgico: «Era il seggio di mia mamma»

Lo scorso anno il blitz delle Femen. Salvini in via Martinetti: «Sento aria di cambiamento»

Marta Bravi

È il ricordo il criterio con cui Silvio Berlusconi, candidato alle elezioni europee, ha scelto il seggio dove votare. La scelta è ricaduta cioè sulla scuola media Cardarelli-Massaua di via Scrosati, quella dove andare con «mamma Rosa» a ogni tornata elettorale. Non lontano dalla via San Gimignano, dove abitava appunto la madre. «Sono venuto qui sempre perché qui venivo per tanti anni a votare con la mia mammina e allora sono un sentimentale», ha detto. «Un candidato può scegliere dove andare a votare e io ho scelto il ricordo» ha concluso. Il Cavaliere è arrivato poco prima di mezzogiorno davanti alla scuola dove è stato accolto dalla senatrice Licia Ronzulli, Cristina Rossello, nuova commissara cittadina di FI, la parlamentare Federica Zanella, Fabrizio De Pasquale, capogruppo in Comune, dai giovani azzurri, dai rappresentanti di lista e dai numerosi sostenitori. Non sono mancati «complimenti», acclamazioni, addirittura un mazzo di fiori e tanti «complimenti». Berlusconi si è messo in fila in mezzo ai cittadini e ha aspettato il suo turno, chiacchierando con i cittadini presenti, che gli hanno voluto stringere la mano e fare foto.

Poco più di un anno fa, per le elezioni politiche del 4 marzo, nella stessa sezione un'attivista delle Femen era riuscita ad intrufolarsi tra i fotografi per spogliarsi nel momento in cui Berlusconi era entrato per votare. Poco dopo mezzogiorno il presidente di Forza Italia uscito dalla scuola, si è intrattenuto con i suoi per oltre un'ora per parlare di Europa e di geopolitica. Una piccola lezione in cui Berlusconi ha ripercorso alcune tappe della sua carriera politica, e non solo, ricordando anche i tempi in cui si scambiava i classici russi con Fedele Confalonieri perché «non avevamo abbastanza soldi». Berlusconi si sarebbe detto molto preoccupato delle mire espansionistiche della Cina sull'Africa e illustrando i progetti per il futuro, ovvero allargare all'Ue il suo progetto politico. Ai giovani, il leader di Forza Italia ha detto che bisogna presentarsi con spalle forti in Europa dal punto di vista dei voti per poter gestire al meglio le alleanze.

Ottimista, sorridente, certo del fatto suo: così si è presentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini al seggio di via Martinetti, in zona via Novara. «C'è una bella atmosfera oggi, molto bella, c'è voglia di cambiamento si sente nell'aria». Non si abbassa a fare previsioni: «Non mi toccano né gli exit poll né i sondaggi: me ne hanno girati alcuni in Italia che però tengo per me, son buoni, ma finché non vedo non credo» ha commentato a margine. Entrato e nella sua sezione poco dopo le 15 dopo aver votato, il ministro ha dovuto rifiutare la scheda elettorale che un'anziana elettrice gli porgeva perchè la imbucasse. «Ho già i miei problemi» ha detto, invitando la signora a consegnare la scheda al presidente di seggio.

L'ex sindaco e capolista del Pd nel nord ovest alle elezioni

europee, Giuliano Pisapia, si è presentato verso le 11 alla scuola primaria «Cuoco Sassi» di via Corridoni per votare con la moglie Cinzia Sasso. Si è recato da solo al seggio di via Goito, l'attuale sindaco Beppe Sala.

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