Cinque anni fa, quando il campo nomadi di via Martirano era stato inaugurato, erano stati in molti a definirlo il centro più bello e meglio attrezzato d'Europa. E così era con tutta probabilità. L'idea di un'accoglienza in strutture dignitose anche per chi ha scelto di vivere senza punti fissi di riferimento era senza dubbio un segno di civiltà, una eccellenza tutta italiana. Poi però la situazione è cambiata. Peggiorata di giorno in giorno fino a che l'incuria e l'abbandono hanno preso il sopravvento. Un segno di degrado che è rimasto anche nelle casse del comune di Milano visto che quattro abitanti su cinque da tempo qui non pagano più l'affitto. Ad ammetterlo, dopo un'interrogazione della consigliere leghista Silvia Sardone, era stato qualche tempo fa proprio Palazzo Marino, che aveva preso att di una situazione ormai degenerata e sfuggita di mano.
E ieri mattina, a confermare una emergenza che ormai è sotto gli occhi di tutti, c'è stata l'aggressione al capogruppo in Comune e deputato della Lega Alessandro Morelli della Lega che era arrivato in via Martirano per un sopralluogo: «Nel Villaggio rom migliore d'Europa così come definito dalla sinistra che lo ha voluto- racconta il deputato del Carroccio- abbiamo trovato roghi tossici, escrementi e degrado, in un posto dove vivono dei bimbi. Il progetto prevedeva una ventina di casette al costo di 400mila euro, messe a disposizione per l'integrazione delle famiglie rom, a patto che i bambini andassero a scuola e gli inquilini versassero un affitto di 90 euro al mese: utopia, visto che devono al Comune 20 mila euro di canoni non pagati. Non basta, perché a febbraio l'amministrazione ha stanziato circa 270 mila euro per la messa in sicurezza, ma quello che abbiamo trovato noi è molto lontano dal concetto di integrazione».
Il sopralluogo del capogruppo leghista però non è andato a buon fine: «Siamo entrati in una casetta che è stata bruciata perché gli inquilini non erano graditi ed è diventata un cimitero per auto e moto- spiega- Alcuni abitanti ci hanno aggredito e siamo andati via. Purtroppo Milano non è solo Expo, Garibaldi, CityLife, tutte cose che ha fatto il centrodestra, ma anche questo: periferie totalmente abbandonate», conclude Morelli.
Il campo di via martirano torna quindi all'onore delle cronache. Già nel luglio dello scorso anno c'era stato un maxi blitz dei carabinieri che aveva portato alla luce all'interno del campo un vero e proprio bazar del lusso con occhiali, borse e portafogli di marca, oltre ad arnesi per scassinare serrature, binocoli, scanner, imbracature, mentre nel 2016 in via Martirano una lite tra rom si è conclusa a colpi di pistola.
Il comune dal canto suo sembra pronto a riscrivere la storia del campo trasformandolo da villaggio nomadi in lòuogo di accoglienza per nuclei famigliari in condizioni di disagio abitativo, con un modello organizzativo diverso e che risponda alle esigenze delle famiglie in situazione di fragilità con la presenza diurna e notturna di operatori sociali che svolgeranno sia compiti di custodia che compiti di accompagnamento sociale ed educativo
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.