Francesca AmèL'arte moderna è al centro della programmazione di quest'anno, trainata dall'attesa per la grande mostra su Boccioni che sarà allestita tra Palazzo Reale, Museo del 900 e il Castello. Tra febbraio e la primavera, musei e istituzioni proporranno mostre che alternano grandi classici (Segantini, Mirò) a interessanti progetti contemporanei, con la Fondazione Prada a tracciare la strada. Vediamo nel dettaglio il panorama di questa nuova stagione dell'arte, che beneficia ancora della «coda lunga» di Expo grazie alla quale Milano è entrata nel circuito del turismo culturale italiano ed europeo.A Palazzo Reale è di scena l'arte moderna. Dopo la mostra dedicata a Alfons Mucha e all'art nouveau in corso fino al 20 marzo, tra meno di un mese vedremo le pitture oniriche, magiche e suggestive dei grandi interpreti del Simbolismo. «Il Simbolismo. Dalla Belle Époque alla Grande Guerra (3 febbraio-5 giugno) propone, in 18 sessioni e 150 opere, il confronto tra le visioni di Fernand Khnopff, Odilon Redon, Musil, Chini e le raffinate pitture di Giovanni Segantini. Dal 23 marzo, in occasione del centenario della morte dell'artista, apre l'ampia monografica annunciate circa 250 opere - su «Umberto Boccioni. Genio e memoria», dedicata all'attività e alla produzione milanese dell'artista futurista, compresi dipinti, incisioni e disegni conservati negli archivi dello Sforzesco.Mirò al Mudec. Dopo la mostra su Gauguin, il museo di via Tortona presenta un altro artista profondamente influenzato dalle culture extraeuropee: «Joan Mirò. La forza della materia» (25 marzo-11 settembre) e porta a Milano un centinaio di lavori realizzati tra gli anni Trenta e Ottanta, provenienti dalla Fundació Joan Miró di Barcellona per catturare l'attenzione del pubblico.Arte contemporanea. Raffinata la programmazione della Fondazione Prada che dal 4 febbraio al 19 giugno proporrà negli spazi del Podium e della Cisterna la mostra «To the son of man who ate the scroll», un progetto del polacco Goshka Macuga sul senso del tempo e della fine nelle opere d'arte. Si torna poi a parlare del rapporto tra l'iconografia del passato e la produzione contemporanea con una collettiva, curata dall'artista tedesco Thomas Demand, dal titolo «L'image volée» (17 marzo- 28 agosto): tra gli altri, esposti i lavori di John Baldessari, decano e pluripremiato artista statunitense. Nelle navate dell'Hangar Bicocca si coltiva il dubbio grazie alle ardimentose installazioni di Carsten Höller, artista belga che presenta, in questa personale curata da Vicente Todolí, le sue sculture e composizioni da capogiro, pensate per scardinare le nostre certezze («Doubt» il titolo della mostra che apre il 7 aprile). Da segnalare, per gli appassionati di street-art, la personale dell'indonesiano Farhab Siki: le sue «Traces», tracce, allestite nella sede di Banca Generali dal 2 marzo, propongono le più note icone della storia dell'arte occidentale. Architettura e fotografia.
Palazzo della Ragione ospita immagini iconiche e presenta la prima grande retrospettiva milanese su Herb Ritts, il re della fotografia patinata, quando le modelle si chiamavano Claudia, Naomi, Cindy (20 febbraio-5 giugno) mentre la Triennale celebra l'Esposizione universale («21st Century. Design after design», dal 2 aprile), un'«Expo del design» per riflettere sulle trasformazioni del design, il suo rapporto con l'arte, il suo legame con la città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.