Chiara Campo
Tirano più il calcio e il design di Santa Maria delle Grazie? Forse. Diciamo che probabilmente funziona il mix: i grandi eventi danno agli stranieri quella spinta in più per venire a visitare (anche) le bellezze della città, che non sono più solo il Duomo o il Castello ma i grattacieli di Porta Nuova e zona Tortona o la Darsena per i più giovani. Sta di fatto che il settore del turismo a Milano sta conoscendo un momento d'oro, e parte del successo vieni dai buoni collegamenti low cost che consentono di scegliere Milano per un weekend lungo al pari di Parigi, Londra o Barcellona. Dopo l'anno di Expo, che aveva fatto registrare un più 27 per cento degli arrivi rispetto al 2014, il boom del turismo continua. E i mesi clou sono stati maggio, con la finale di Champions League a San Siro che ha attirato persino più visitatori del primo mese di Expo un anno fa (+5,12 per cento rispetto al 2015 e +14,65 sul 2014) e aprile, con il Salone del Mobile e il suo Fuorisalone del Design (+8,61% sul 2015 e addirittura +19% sul 2014, tradotto in numeri reali fanno 700mila arrivi in città contro i 644mila dell'anno prima e 587mila due anni fa). Ma a parte i due mesi del boom, è andato bene anche febbraio (+8,35% rispetto allo stesso mese del 2015, circa 50mila turisti in più), in lieve aumento gennaio (+3,9%) e marzo (+4,9%) mentre a giugno si è registrato un calo del 4,6 per cento, ma in assegna di eventi particolare il confronto tutto sommato regge con l'anno prima, visto che era in corso il secondo mese di Expo. Per dare un quadro complessivo del primo semestre, dati della Questura di Milano alla mano, nel 2014 erano arrivati tra gennaio e fine giugno 3 milioni e 351mila visitatori, l'anno scorso 3 milioni e 787mila, quest'anno 3 milioni e 944mila. Un più 4,1% rispetto al 2015 e un più 12 per cento rispetto a due anni fa. I dati diffusi ieri dal Comune di Milano provano a identificare anche il turista tipo. Nel 2016 sono sempre più numerosi gli uomini - 2 milioni e 416mila rispetto a un milione e 527mila donne - ma il turismo femminile è cresciuto del 6% in un anno e quello maschile si è fermato al 3. Si viaggia meno in gruppo (il calo è del 5,33%) e più da soli (+7,8%) anche se un peso su questo dato viene dagli spostamenti business. In calo del 2,4% gli under 18, mentre crescono i turisti della fascia d'età successiva, tra i 19 e 30 anni (del 9,17%). Una crescita più contenuta per la fascia tra i 31 e 45 anni (+2,95%) e per gli over 60 (+3,35%). Il neo assessore al Turismo della giunta Sala, Roberta Guaineri, prova a chiamare in campo i milanesi perchè la città continua ad essere ancora più attrattiva: «Abbiamo bisogno che gli stessi residenti si rendano conto che la loro città è ormai una meta turistica, e comincino a raccontarla come tale facendosene i primi promotori». Testimonial nel mondo? Più o meno. Già aveva fissato l'obiettivo di conquistare grandi eventi sportivi per attirare tifosi (leggi anche turisti)- Intanto le imprese del settore anche continuano a crescere: 2% in più da inizio anno, ormai volano a quota 41mila.
Bene dunque per hotel,e b%b, meno per i negozi che (con qualche eccezione, dalle parti del Quadrilatero e Buenos Aires) fanno ormai il bilancio di fine saldi, visto che ieri è stato l'ultimo sabato importante prima della fuga per ferie. Le vendite sono in calo rispetto all'anno scorso.
Il presidente di Federmoda Renato Borghi e il segretario generale Massimo Torti stanno finendo il monitoraggio del primo mese di svendite e parlano di un calo dell'1% rispetto al 2015: è un dato medio, che tiene insieme centro e periferia: «C'è molta insoddisfazione tra i commercianti, dovevano recuperare il tracollo dei consumi a maggio, ma non hanno guadagnato a prezzo pieno in stagione e i saldi sono stati meno brillanti di un anno fa». AscoDuomo a AscoDeAngeli parlano di vero e proprio crollo, con dati negativi intorno al 10/20% rispetto al 2015.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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