Boom di visitatori all'Artigiano in Fiera «Controlli garantiti»

Organizzatori soddisfatti: «Oltre tremila stand e sicurezza senza disagi». Molti spazi al food

Daniela Uva

Tanti controlli, per garantire la sicurezza dei visitatori. Ma nessun disagio, la macchina organizzativa della prima giornata di Artigiano in Fiera - a Fieramilano (Rho-Pero) fino al 10 dicembre - ha funzionato alla perfezione, permettendo a migliaia di persone di ammirare in anteprima le creazioni di tremila artigiani, provenienti da cento Paesi del mondo. «Grazie alla collaborazione con le forze dell'ordine abbiamo avviato attività di controllo più precise su chi entra in Fiera. Vogliamo che sia una manifestazione il più tranquilla e serena possibile», conferma il presidente di Gestione Fiere, Antonio Intiglietta. E così, nonostante qualche fila, nessuno ha perso la pazienza, dedicandosi allo shopping natalizio con il massimo entusiasmo. «Nella prima giornata abbiamo registrato un boom di visitatori», proseguono gli organizzatori. «I dieci padiglioni, che ospitano 3.200 stand e circa 150mila prodotti, sino stati completamente pieni per tutta la giornata». Quest'anno più che mai Artigiano in Fiera mira a diventare sempre più internazionale. Lo dimostra la presenza, all'inaugurazione, di delegazioni e autorità provenienti da moltissimi Paesi - l'Iran è arrivato puntuale nonostante il violento sisma che lo ha colpito nei giorni scorsi - e la decisione di investire soprattutto su Oriente e Medio Oriente. Importante, per esempio, è la presenza di Paesi come Afghanistan e Senegal. Ma anche del China Pavillon, lo spazio dedicato ai tesori del Paese del Dragone. Molto spazio è dedicato anche al cibo, grazie alla presenza di 43 ristoranti e di 16 piazze del gusto per assaggiare i prodotti tipici di ogni regione d'Italia e del mondo, e al nuovissimo Artimondo restaurant. «È una manifestazione tutta da scoprire e da conoscere», va avanti Intiglietta. In questa ventiduesima edizione il Paese d'onore è proprio l'Iran, scelto «perché dopo nove anni di relazioni vogliamo consolidare i nostri rapporti», precisa il presidente. Ma è fortissima anche la presenza dell'Europa e dell'Italia, rappresentata con tutte le sue eccellenze, da Nord a Sud. Anche grazie alla collaborazione con la Federazione degli chef che, «con la sua Nazionale, trasformerà i prodotti agro-alimentari dei nostri artigiani in fantastici piatti da degustare», aggiunge Intiglietta. Insomma quest'anno, anche grazie alla presenza di un padiglione in più dedicato all'Oceania, i motivi di interesse sono tantissimi. L'obiettivo è superare il primato dello scorso anno, che ha visto arrivare in Fiera quasi un milione 700mila persone. Spinte dal desiderio di conoscere da vicino gli artigiani, cultori del bello e della qualità.

Non è un caso che proprio questo settore, nonostante la lunga crisi economica, sia ancora vitale e in salute. A dispetto di qualche problema: «Il nostro artigianato è afflitto da troppa burocrazia, senza la quale potrebbe crescere di più e creare più posti di lavoro», conclude Intiglietta.

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