Bruti saluta la Procura: «Lascio subito dopo Expo»

Finiranno insieme, l'Expo e l'era di Bruti Liberati. Il procuratore della Repubblica annuncia a sorpresa che lascerà la carica il 16 novembre, giorno di sant'Edmondo, appena dopo la chiusura dell'esposizione universale. Ed è lo stesso Bruti a mettere in relazione i due eventi: missione compiuta, dice in sostanza Bruti. Il procuratore ha preso nelle sue mani tutte le inchieste sull'Expo per evitare che la marcia di avvicinamento e il semestre di apertura si trasformassero in un calvario giudiziario, in uno stillicidio di avvisi di garanzia più o meno fondati. Da novembre, a Expo chiusa, mano libera per i pm. Ma a dirigere la Procura non ci sarà più lui, il leader storico di Magistratura democratica che ottenne il posto anche grazie ai voti del centrodestra.

É un annuncio a sorpresa, quello di Bruti, anche se nella circolare ai pm il procuratore ricorda di avere fin dal 2010, il giorno del suo insediamento, promesso di non voler occupare troppo a lungo il grande ufficio che fu di Borrelli e D'Ambrosio. Bruti se ne va, ed è un addio amaro, perché - a prescindere dai motivi che lo hanno dettato - evita di fatto al procuratore di fare i conti con i tanti dubbi avanzati in questi mesi sul suo operato: che non riguardano solo l'incresciosa dimenticanza in cassaforte del fascicolo di indagine sulla Sea, unica grana giudiziaria arrivata in questi anni a turbare Palazzo Marino; ma soprattutto la gestione della Procura, la creazione di un «cerchio magico» di colleghi (tutti nati nell'alveo di Md) cui affidare tutte le inchieste più delicate, da Ruby in poi. Il capo sono io e decido io: questa è la linea di difesa che ha seguito Bruti in questi mesi, di fronte alle contestazioni.

Ma è una linea che ha lacerato la Procura e le cui conseguenze si faranno sentire anche dopo l'addio del procuratore, in una fase di successione che si annuncia lunga e agitata.

Cinque anni fa Bruti Liberati ottenne la nomina, sconfiggendo Ferdinando Pomarici, perché fu presentato come (...)

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica