Cronaca locale

Cani, un satellite anti-combattimenti

Cani, un satellite anti-combattimenti

Raccolgono i soldi in una manciata di minuti, sguinzagliano i cani e danno inizio allo «spettacolo». Al buio, in capannoni abbandonati o in aperta campagna. I combattimenti tra pitbull, rotteweillwer e doberman fruttano giri di scommesse dai 100mila ai 400mila a serata. E sono un fenomeno tutt'altro che superato. Anzi, gli organizzatori (per lo più italiani, russi e slavi) si sono fatti furbi: non si trovano mai in un posto fisso, spostano il ring e non replicano mai l'incontro nello stesso giorno della settimana. Tant'è vero che, confrontando la mappa dei ritrovi di qualche anno fa con quella di adesso, compaiono nuovi quartieri, nuove zone e ne spariscono altrettante.
Gli animalisti tuttavia hanno escogitato un nuovo piano per incastrare il giro della malavita: un monitoraggio Gps. Tra qualche settimana il progetto partirà, controllando con un occhio invisibile tutte le aree sospette del milanese. L'associazione in difesa degli animali Aidaa ha stipulato un accordo con una società che si occupa di rilevamenti satellitari. Avrà a disposizione sei o sette collegamenti all'anno per pochi secondi. Ma tanto basta a scattare le foto e a individuare il luogo preciso del combattimento.
«Per riuscire a restringere il più possibile il campo di ricerca - spiega il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce - ci servono, ora più che mai, le segnalazioni della gente. Non occorrono denunce ufficiali, ma un po' di collaborazione per smantellare la rete dei combattimenti».
Una rete che, a quanto pare, è sempre più capillare. A Milano i ring canini vengono organizzati dietro allo scalo di Lambrate, al Parco Lambro, a Quarto Oggiaro, vicino al campo di via Bisbino. Qui in particolar modo pare arrivano i cani salvati dalle perreras spagnole, l'equivalente dei nostri canili. Gli animali vengono allenati, incattiviti, educati ad attaccare, senza pietà, spesso dietro le morse della fame o con l'aiuto di qualche sostanza chimica.
Parecchi sono i luoghi delle lotte in Lombardia: dal parco dei fontanili di Rho, alla Diga del Pan Perduto a Somma Lombarda, dalla zona industriale di Novate Milanese alla zona del cimitero degli animali di Vigevano.
E non si pensi che dietro al giro di scommesse e incontri ci siano i rom, come accadeva fino a pochi anni fa. A fare da regia alle serate sono i giri della mala italiana, vari ceppi di slavi e si cominciano a sospettare infiltrazioni della mafia russa.
Dopo alcune verifiche, gli animalisti hanno anche verificato che, dopo le lotte, i cani feriti vengono medicati e lasciati nei box di Molino Dorino, che esistono da anni.

Qui veterinari corrotti o padroni ormai esperti medicano gli animali che possono ancora combattere, abbattono quelli che ormai non hanno più speranza e tengono in vita i cani che, tutto sommato, potrebbero servire come «pungiball» durante gli allenamenti per i nuovi campioni su cui scommettere.

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