Il sindaco Pisapia non ha convinto neanche la Coop. Gli Iper confermano le aperture del 25 aprile. «Tempi troppo stretti» per rivedere i programmi. Cè limpegno per il primo maggio, la Coop firma il protocollo dintenti col Comune per mettere un freno alla deregulation innescata dal decreto salva-Italia di Monti. Ma per il 25, Coop Lombardia già venerdì scorso aveva escluso ladesione allinvito del sindaco (nella foto) a rispettare la Festa della Liberazione come Natale tenendo abbassate le saracinesche. Pesa la concorrenza di Federdistribuzione, che ha tra i suoi associati catene di supermercati come Esselunga, Carrefour e Pam: il presidente Franco Cobolli Gigli ieri ha inviato una lettera allassessore al Commercio Franco DAlfonso confermando la firma (e limpegno) su quei punti del protocollo che puntano a garantire il 30% delle aperture nel periodo estivo, a non sforare lorario giornaliero dalle 7 alle 22. Ma non sottoscrive le otto chiusure annuali fissate nelle feste laiche o «comandate» (1 gennaio, Pasqua, 25 aprile, Primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, 25 e 26 dicembre). Cobolli Gigli scrive che «sarà cura d Federdistribuzione comunicare alle imprese aderenti il contenuto del documento sottoscritto da altre associazioni di categoria». Ma, al di là di una generica moral suasion, domani liberi tutti. Hanno firmato il patto con il Comune la Confcommercio, Federconsumatori, Unione artigiani, Cna. Ma anche in questo caso, DAlfonso ammette che è un impegno non vincolante, «ci attendiamo che il protocollo venga rispettato, ma imporre la chiusura con unordinanza ci avrebbe esposti al rischio di ricorsi al Tar. Non mi aspetto una chiusura totale, ma almeno chi ha firmato limpegno dovrebbe stare ai patti». La giunta farà «un bilancio dopo il 25 aprile e Primo maggio, se il metodo della concertazione e dellindirizzo avrà dato buoni risultati proseguiremo in questo modo». Altrimenti? «In futuro non sono escluse ordinanze». Ma a quel punto bisognerebbe attendere Ferragosto, visto che sul 2 giugno con la visita del Papa e milioni di visitatori attesi in città, le aperture di più bar, ristoranti e negozi possibili sono promosse dallo stesso Comune.
É «un altro schiaffo al sindaco Pisapia - afferma il consigliere Pdl Riccardo De Corato -, che siano proprio le Coop a dare la brutta notizia che domani lavoreranno nonostante il suo appello a osservare la festa testimonia la confusione in cui il sindaco si è mosso su questa importante scelta, in un momento di crisi le imprese hanno un bisogno estremo di lavorare». Ricorda che «il primo schiaffo era venuto proprio da un altro compagno di cordata, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che senza intervenire in materia lascerà aperte il 25 tutte le attività».
Dopo gli schiaffi su Sea (il primo sciopero contro la giunta arancione), tornano a sostenere la linea del sindaco almeno i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un documento comune a favore dello sciopero degli addetti al commercio fissato per domani, contro la liberalizzazione «totale e senza regole degli esercizi commerciali». Sciopero dei lavoratori e anche della spesa.
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