"Cara, stasera ti porto a cena in cella"

A Bollate nasce «InGalera», il primo ristorante all'interno di un istituto penitenziario

"Cara, stasera ti porto a cena in cella"

Vieni fuori a cena stasera? Scusa, andiamo dentro, «inGalera». Nasce una tavola davvero innovativa perché il ristorante «inGalera», che verrà inaugurato lunedì 26 ottobre, è il primo esercizio di ristorazione che sboccia all'interno di un carcere. Il carcere è quello modello, come è stato più volte decretato, di Bollate, la seconda casa di reclusione più importante di Milano.

Indovina chi viene a cena? La risposta di oggi è: un carcerato, perché per la prima volta in Italia un locale si «apre» dietro a quel muro che serve a dividere i buoni dai cattivi, ed è un locale che non intende «chiudere» per nessuna ragione al mondo. Dentro e fuori, reclusione e inclusione in questo caso vanno a confondersi nei loro storici significati, per portare avanti la rivoluzione di libertà che si sta manifestando all'interno di tanti penitenziari e che nessuno ha più intenzione di bollare, al punto che oggi quella rivoluzione dice: in tavola.

Intorno all'originale desco, che dovrebbe imprigionare i palati, i buoni gusteranno i piatti cucinati dai cattivi, che li serviranno. Chef e camerieri con tanto di stelle, basta con le strisce. Un vero delitto non accettare un invito a cena, in questo a caso a pranzo perché l'inaugurazione avverrà alle 11 e sarà tenuta dall'attrice Lella Costa.

L'esperimento di aprire una trattoria in carcere nasce dall'incontro di PwC Italia, parte del network professionale leader nei servizi alle imprese, che ha ideato il progetto, disponendo le proprie competenze economiche e finanziarie a sostegno del “ristorante sociale”; ABC La sapienza in tavola, cooperativa sociale nata

all'interno della casa di reclusione di Bollate, che si occupa di catering solidale e la Direzione della Casa di Reclusione, che concede in comodato d'uso nella propria struttura gli spazi per la realizzazione del ristorante.

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