Cronaca locale

La carica degli stilisti al Fuorisalone

Tante mostre scenografiche. Ma ora il pubblico vota i progetti più belli

La carica degli stilisti al Fuorisalone

Da Louis Vuitton a Versace, da Buccellati a Hermés. Nel grande calderone del Fuorisalone, quest'anno più che mai sono loro, i brand della moda, a mettersi in mostra e in pompa magna. Poco importa se la location è quella istituzionale oppure non convenzionale, o addirittura negli spazi espositivi dedicati all'arte. Progettazione è un concetto che si presta ad ogni angolazione e del resto sono sempre di più le griffe del fashion entrate a regime nel settore degli arredi, che oggi vanta un trend in costante crescita.

Ecco allora Louis Vuitton che negli spazi ristrutturati del Garage Traversi celebra i dieci anni di «Objets Nomades», la sua collezione di mobili e oggetti per la casa ispirati al viaggio. Nel cortile della Statale Missoni Home presenta l'arredamento outdoor con pezzi rigorosamente «fuori taglia», e nel suo showroom una raccolta di oggetti da collezione. Al Palazzo della Permanente Versace ha debuttato con una linea outdoor con un allestimento immersivo e opulento all'insegna del rosso. Hermès ha invece presentato le sue novità per l'arredamento negli spazi ristrutturati della Pelota, in una scenografia composta da quattro architetture monumentali.

Alla Braidense, invece, Prada presenta il progetto Prada Frames, un «convegno» multimediale che indaga le relazioni tra ambiente naturale e artificiale, con il contributo di scienziati, architetti, designer, artisti e antropologi. Un elogio della convivialità con al centro l'arte della tavola è la mostra «Galateo. A Journey into Conviviality», con cui anche la storica maison italiana Buccellati ha debuttato al Fuorisalone nel quartiere generale della maison, in via Brisa: una tenda magica ispirata ai banchetti del XVII secolo, un intimo boudoir, un picnic a tavola, un soggiorno anni Settanta, con i set creati dai designer Dimorestudio, Ashley Hicks, Chahan Minassian, Patricia Urquiola, per la mostra curata da Federica Sala, con un allestimento firmato dallo studio Stefano Boeri Interiors. Si intitola Handwritten Stories la mostra allestita presso lo showroom di Aspesi in Corso Venezia 14 a curata da Hans Ulrich Obrist: la sua collezione di Post-It firmati da nomi eccellenti come Michelangelo Pistoletto, Virgil Abloh, Precious Okomon, Douglas Coupland e Koo Joeng-A.

Intanto è già quasi ultimata la lista per il Fuorisalone award indetta dal portale Fuorisalone.it, Il primo riconoscimento dedicato all'evento più memorabile e ai progetti più significativi della Milano Design Week, realizzato con il contributo di Regione Lombardia, attraverso il Bando DEMO - Iniziative ed Eventi di Design e Moda. Il premio del pubblico punta ad avere una valenza democratica, poiché decretato sulla base delle votazioni dirette del pubblico. Il pubblico del Fuorisalone, ogni anno ampio e variegato, sarà quindi chiamato per la prima volta ad esprimersi sulle installazioni più coinvolgenti ed emozionanti.

Il premio è un lavoro congiunto di un comitato tecnico, composto da alcuni osservatori e giurati, che pone l'attenzione su contenuti e progetti di rilevanza per il Design, qualitativamente innovativi e ricchi di significato, i quali concorreranno per aggiudicarsi i premi speciali. Il pubblico del Fuorisalone può esprimere il proprio voto direttamente online sul sito www.fuorisalone.it e la selezione delle 20 installazioni più memorabili verrà proposta nella pagina web dedicata al Fuorisalone Award. I progetti selezionati concorreranno ad aggiudicarsi quattro menzioni speciali per le categorie interazione, sostenibilità, tecnologia e comunicazione.

Tra i progetti candidati figurano «Floating Forest» (Timberland), «TheArtOfDream» (Porsche)- IQOS w/ Truly Design Crew (Tortona), Organics (Toiletpaper by Red Bull), Flos, «Momentum» (Stark), Marcantonio (Natuzzi), «House of Lyria» (Alcova), «Tomorrow Living» (HAWUEI), Ikea, Hermés, «Labyrinth Garden» (Statale).

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