Nel luglio del 2020, esattamente due anni fa, la prima giunta Sala ha annunciato una nuova vita per l'antica Cascina Boldinasco di via De Lemene al gallaratese, a ridosso del parco Monte Stella. Il progetto «Abitare in borgo» prevede - o prevederebbe, a questo punto - la riqualificazione e poi la trasformazione dell'immobile in alloggi per famiglie in affitto a canone concordato o in emergenza. La cascina dovrebbe ospitare anche una locanda solidale, un pub dove fare musica e promuovere incontri letterari, poi orti comunali, laboratori, spazi per lavorare e studiare. Un intervento da realizzare con i fondi europei del programma Pon Metro e la concessione della cascina per quarant'anni ad un'associazione temporanea di imprese. Peccato che a due anni esatti da quell'annuncio non si muova foglia. O meglio, la situazione è peggiorata, Cascina Boldinasco è occupata illegalmente da decine di immigrati. La denuncia arriva dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco Rocca che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo sull'area con il consigliere FdI del Municipio 8 Federico Guastoni. Due anni fa, ricordano, «la giunta Sala aveva annunciato il restyling e iniziative pubbliche a vantaggio di tutto il quartiere. Ma è tutto fermo». Rocca ritiene che sia «inaccettabile la situazione che tuttora persiste presso la Cascina. Il Comune permette a decine e decine di persone irregolari di vivere in un immobile pericolante, che può rappresentare un pericolo non solo per chi ci vive abusivamente ma anche per le case circostanti. Il futuro consolato Americano dista poche centinaia di metri», è in fase di realizzazione nella sede dell'ex poligono di tiro in piazzale Accursio», «è questa dunque la Milano sicura e internazionale di cui parla la sinistra?». Il consigliere Guastoni ribadisce che «dall'annuncio pre elettorale ancora nulla di fatto, la situazione è notevolmente peggiorata. L'intero immobile di proprietà comunale è occupato abusivamente da clandestini e spacciatori, un centro logistico del degrado e dell'illegalità».
Durante il sopralluoho hanno constatato che «la cascina occupata è una minaccia per il quartiere». Rocca presenterò una domanda a risposta immediata agli assessori competenti «per capire come il Comune vuole salvaguardare la l'immobile di proprietà e che cosa resta del progetto di riqualificazione annunciato».
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