Il centrodestra dà battaglia. Da Rizzo e M5S porta in faccia

Forza Italia prepara la riscossa: "Milano rinascerà". Una parte della sinistra: "Continuiamo l'opposizione"

Il centrodestra dà battaglia. Da Rizzo e M5S porta in faccia

Con un coup de théatre il sindaco Beppe Sala ieri, dopo aver consegnato gli Ambrogini, ha annunciato la sua ricandidatura a sindaco. Una decisione che arriva un po'in ritardo rispetto a quanto prospettato dallo stesso Sala: l'annuncio era atteso per la fine dell'estate. È arrivato nel giorno di Sant'Ambrogio gettando scompiglio nel centrodestra. Ma anche la voglia di estrarre dal cilindro un candidato forte, che si occupi di tutti i temi trascurati dalla giunta, a partire dalla sicurezza, delle periferie e dell'aiuto ai milanesi in difficoltà.

«La ricandidatura di Sala rende più chiara la sfida del 2021: da una parte il responsabile di 5 anni di tasse e disservizi, dall'altra chi vuole una Milano più efficiente, solidale e proiettata verso un futuro di lavoro e benessere». Il commissario cittadino di Fi Cristina Rossello e il gruppo consiliare preparano la riscossa: «Forza Italia sta incontrando le categorie produttive, il mondo della ricerca e del volontariato per dare vita a un piano di rinascita di Milano. Poi indicheremo insieme a Lega e FdI un candidato che dimostri amore per la città». «È un dato di fatto - commenta Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi in Regione - che in questi dieci anni la sinistra abbia amministrato in maniera pessima: tasse aumentate del 100 per cento, mobilità delirante, quartieri in balia dell'insicurezza. Il centrodestra ha il dovere di interpretare questa voglia di cambiamento».

«Il sindaco ha annunciato la sua ricandidatura spiegando che non si ricandida per completare il lavoro svolto: ha ragione, perché non ha fatto assolutamente nulla!». Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega: «Dopo cinque anni di promesse mai mantenute, Sala, inconsistente nella gestione della pandemia Covid, lascia una Milano capitale del crimine e senza progettualità». A tratteggiare il profilo dello sfidante per il centrodestra è il deputato della Lega Alessandro Morelli: «La scelta del candidato ha come primo criterio l'individuazione di una persona che lavorerà solo per la città e non per la sua carriera. Nuove metropolitane, una mobilità che permetta la libera circolazione dei cittadini con qualunque mezzo e un lavoro, in concerto con la Regione, per creare un volano per il rilancio della città».

Rilancia con delle linee guida precise Stefano Parisi, candidato sindaco del centrodestra nel 2016: «Serve un patto vero che riunisca la città, in questi anni molto divisa, e un piano basato su due traiettorie: una grande operazione di demolizione e ricostruzione delle periferie e lo smantellamento del modello di assistenza sociale di Majorino a favore di un modello di vera sussidiarietà».

In molti sia nella Lega che in Fratelli d'Italia ricordano i falliti tentativi da parte di Sala di accreditarsi nella sinistra per un ruolo a livello nazionale, come evoca la deputata del Carroccio Federica Zanella: «Dopo aver tentato invano di esperire soluzioni e ruoli alternativi a livello nazionale, Sala si accontenta di ricandidarsi a Milano». Tra le «manovre» del sindaco, ricorda l'incontro di quest'estate con il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il leader dei 5Stelle Beppe Grillo l'assessore regionale alla sicurezza l'ex vicesindaco Riccardo de Corato: «Questa decisione arriva anche dopo all'incontro di questa estate, l'11 agosto in Toscana, tra Sala e Beppe Grillo, dal quale il primo era uscito malconcio». Porta in faccia, da parte dei grillini, sbattuta di nuovo ieri: «Non possiamo che augurare una buona campagna elettorale a Sala. Dispiace che in 5 anni abbia realizzato ben poco del suo programma. Speriamo che il prossimo sindaco presti più attenzione alla qualità della vita dei milanesi. Nei fatti, non con le parole», dichiara la consigliera M5S Patrizia Bedori.

Così Milano in Comune, con Basilio Rizzo: «Per cinque anni in consiglio comunale abbiamo contestato, da sinistra, le sue scelte urbanistiche, l'impoverimento progressivo dei ceti popolari e i favori alla rendita speculativa. L'abbiamo fatto in modo non preconcetto, ma nel merito e avanzando proposte. Confermiamo la nostra opposizione e lavoriamo affinché in città si affermi una nuova visione del futuro».

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