Sicurezza, aiuti alle famiglie, infrastrutture. Mentre a Milano il sindaco Beppe Sala lancia proprio a pochi giorni dal voto in 103 Comuni della Lombardia il piano per aprire le prime sei moschee in città, Forza Italia da Brescia ribadisce le sue priorità di governo. «Il via libera della giunta Sala a sei luoghi di culto islamici non tiene conto delle norme indicate da Regione, delle criticità già vissute in molti quartieri della città e di possibili fenomeni di radicalizzazione - affonda la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini -. Le priorità di Milano sono ben altre».
L'invito ai quasi 700mila lombardi che tornano alle urne in 103 Comuni domenica prossima è a guardare al modello milanese per votare il contrario. A Brescia Fi ha riunito ieri mattina gli Stati Generali su economia, opere, servizi, sul palco oltre alla Gelmini tanti big nazionali da Anna Maria Bernini a Elisabetta Gardini, Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Alessandra Gallone, Lara Comi, presente anche l'assessore regionale Alessandro Mattinzoli. Dopo la formazione del governo Lega-M5S gli azzurri fanno quadrato intorno alla candidata Paola Vilardi che nel Comune capoluogo punta a sfilare la poltrona al sindaco uscente del Pd Emilio Del Bono e nelle altre città lombarde al voto. Il messaggio è chiaro: «Il centrodestra unito è una realtà della storia politica italiana e, dentro la coalizione, Forza Italia ha un ruolo determinante» assicura Gelmini. Per noi insiste «al primo posto ci sono le esigenze dei cittadini e con il nostro leader Berlusconi metteremo gli italiani sempre al primo posto. Serve una flat tax, misure per l'occupazione, aiuti alle famiglie, infrastrutture, politica industriale. Vogliamo dare risposte concrete ai nostri elettori». Per questo «saremo all'opposizione del governo Movimento 5 stelle-Lega, un esecutivo pericolosamente grillino con un contratto che non risponde alle esigenze degli italiani».
Ma nei territori squadra che vince non si cambia. E a Brescia, incalza Lara Comi, «tutta Forza Italia è in campo al fianco di Vilardi che corre per il centrodestra unito per essere il primo sindaco donna della Leonessa. Brescia ha bisogno di cambiare, e ha bisogno del carattere di Paola. Riprendiamoci la Loggia». In questi giorni che separano dalla tornata del 10 Giugno afferma Bernini «abbiamo verificato e apprezzato la vivacità di Fi e del centrodestra unito nelle città e nei territori. Un'unità non di facciata ma sentita dagli elettori che ci chiedono di restare insieme con le forze della coalizione».
Sul piano moschee di Sala, duro anche il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: «No alla proliferazione di minareti, magari pagati con i soldi delle Ong del Qatar sospettate di legami con l'estremismo
islamico contiguo al terrorismo come stava già accadendo nel bando predisposto tre anni fa dalla giunta Pisapia o come rischiava di accadere a Sesto San Giovanni se il voto non avesse spazzato via la giunta di sinistra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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