Una colletta da 5 milioni per «curare» la Madonnina

Una colletta da 5 milioni per «curare» la Madonnina

Pian piano, ma con una tenacia costante, lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione del Duomo di Milano e istituito alla fine del 1300 1387 da Gian Galeazzo Visconti, signore della città, sta raccogliendo il denaro necessario per uno dei restauri che più hanno fatto e faranno parlare il mondo, quello della cattedrale di Milano, il Duomo. Così ce l'ha quasi fatta o, comunque, vede «vicino» il proprio traguardo la Veneranda Fabbrica del Duomo. È vero: mancano ancora sette milioni per portare a termine la totalità degli interventi ad oggi avviati. Ieri però, ne sono arrivati altri cinque.
Sì. Con un contributo arrivato in esclusiva dagli Enti locali - principalmente la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, e per adesione, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, insieme al Ministero dei Beni culturali e alla sezione milanese di Italia Nostra - è stata presentata la sottoscrizione dell'atto integrativo dell'accordo di programma «Restauro e valorizzazione del Duomo di Milano – secondo lotto» finalizzato al restauro e alla valorizzazione della Guglia Maggiore del Duomo di Milano e del Grande Museo del Duomo e che ammonta appunto 5 milioni di euro. Regione Lombardia vi contribuisce con 1milione e 510mila euro, stanziati nel bilancio 2014 (ai quali il Pirellone ha voluto aggiungere 374mila764 euro da destinare però al solo Archivio della Veneranda Fabbrica, ndr), mentre la Provincia e il Comune partecipano con un contributo rispettivamente di 850mila e 1 milione e 350mila euro. La differenza che manca per arrivare ai cinque milioni l'ha aggiunta la Veneranda Fabbrica, mettendo a disposizione 1milione e 290mila euro, mentre il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) e del Turismo seppur non partecipando con somme in denaro s'impegna a ricercare ulteriori finanziamenti da destinare al progetto.
Già, il danaro mancante per terminare il restauro. Il vero, l'unico problema. L'obiettivo delle Veneranda Fabbrica del Duomo è in realtà «una sfida» per dirla con il capo della comunicazione, Gianni Baratta, che vorrebbe aprire tutte le terrazze del Duomo di Milano in vista di Expo, rendendole fruibili ai milioni di visitatori attesi per l'evento. Un'operazione di restauro per cui servono però altri 5 milioni di euro. Che la Veneranda Fabbrica auspica caldamente vengano elargiti dal Governo. «Voglio credere che questi soldi arriveranno - ha detto Baratta -, perché sarebbe quanto meno singolare lasciare il Duomo senza finanziamenti nell'anno dell'Expo. E non permettere la salita alle terrazze del Duomo dalle 6 del mattino a mezzanotte, per ammirare albe e tramonti di Milano».
Gli Enti locali esternano tutta la loro soddisfazione per aver partecipato concretamente al restauro questo secondo lotto.


«Posso annunciare con grande soddisfazione che, con l'integrazione di oggi, Regione Lombardia mette a disposizione ulteriori 1,51 milioni di euro per il Duomo di Milano, simbolo per eccellenza della comunità milanese e lombarda» ha dichiarato Cristina Cappellini, assessore alle Culture, identità e autonomie della Regione Lombardia. C he ha sottolineato anche il contributo ulteriore della Regione per l'Archivio della Veneranda Fabbrica e che si aggira, come abbiamo scritto, sui 375mila euro.

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