Cronaca locale

Il Comune adesso mette in cantiere sei maratone e il «Giro» senz'auto

Guaineri sposa l'idea del Pd. E Linus boccia il capodanno

(...) Fabrizio De Pasquale (Fi) contesta l'idea delle domeniche a pedi: «Non hanno mai risolto ma neanche ridotto l'inquinamento».

E Linus ha riferito in Commisione che dopo tre edizioni quest'anno rinuncerà a organizzare la «Deejay 100», la corsa di 100 chilometri in bicicletta a settembre perchè «l'organizzazione è impegnativa e purtroppo ci accorgiamo che non c'è un bacino di utenza sufficiente per portarla avanti, i ciclisti italiani vogliono le salite». Gli rimane anche un altro cruccio. «Ho cercato di lavorare sulla festa di Capodanno con il Comune e secondo me è ancora una ferita aperta - ammette -. È una festa che non è ancora al livello di una città che ha un respiro così internazionale. Si può e si deve fare di più, perché il concerto di Capodanno attuale è sempre una festa dedicata a chi rimane in città e invece mi piacerebbe rivolgermi anche a coloro che non ci sono: il mio punto d'arrivo è avere venti secondi di immagini del Capodanno milanese nei telegiornali internazionali. La carrellata comincia sempre da Sidney in Australia, passa a New York, Parigi, Londra. Milano non verrebbe ripresa neanche se avessimo gli U2 in piazza, serve qualcosa di diverso dal concerto. Bisognerebbe investire più risorse economiche, ma ci sono altre priorità. La mia, comunque, non è un'accusa all'amministrazione». Una critica al Comune arriva invece da Linus sull'organizzazione, sempre di successo delle «Deejay Ten». «Molti iscritti alla corda arrivano da fuori città - sottolinea - e portano un indotto che non è solo sportivo ma anche in termini di hotel, ristoranti. É un'avventura autofinanziata e organizzata dalla radio, e paghiamo spese di occupazione del suolo e di sicurezza dei vigili che sono lievitate a livelli imbarazzanti».

ChiCa

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