Cronaca locale

Concertone in piazza Duomo In scena lo Stato Sociale & C.

Sul palco anche la misteriosa Myss Keta e i Coma_Cose Attese 20mila persone. Dalle 21 la festa in diretta radio

Luca Testoni

«Una vita in vacanza, una vecchia che balla, niente nuovo che avanza». È proprio vero: a volta basta una canzone per cambiare vita e prospettive. A chi le scrive e le canta, naturalmente.

Per informazioni rivolgersi allo Stato Sociale, il quintetto di Bologna piazzatosi al secondo posto contro ogni pronostico a Sanremo 2018 (ma vincitore morale di quel Festival, complice anche le piroette della nonna ballerina...), star indiscussa del tradizionale concertone di piazza Duomo con il quale salutare la fine del 2019 e l'avvento dell'anno (e del decennio) nuovo. Un happening nel segno dell'eco-sostenibilità, quello promosso da Palazzo Marino, che non a caso ha ribattezzato l'evento «Milano Capodanno for Future», esplicito richiamo all'onda verde che segue l'attivista svedese Greta Thunberg e i suoi «Fridays for Future». Di qui l'invito, tra le altre cose, a raggiungere la piazza utilizzando i mezzi pubblici (le quattro linee della metropolitana saranno in funzione fino alle 2 di notte, anche se la fermata Duomo sarà chiusa per ragioni di sicurezza già dalle 17), il bando alle bottiglie di plastica e l'attenzione alle emissioni nell'ambiente (privilegiando, per esempio, lampade a basso consumo e muletti elettrici per il carico e scarico delle attrezzature).

Ricordato che la radio ufficiale sarà Rai Radio2 e che a condurre l'evento sarà una voce storica come Filippo Solibello (Radio2 trasmetterà la festa di piazza dalle 21 in avanti), il concertone milanese, per il quale sono attese non meno di 20mila persone che passeranno attraverso otto varchi sottoposti a controlli minuziosi, sarà impreziosito anche dai concerti di due delle rivelazioni dell'anno musicale che sta per concludersi, entrambe «made in Milano». Ha base in Porta Venezia la sfrontata e misteriosa performer-vocalist Myss Keta (dall'ottobre scorso la sua hit-manifesto Le ragazze di Porta Venezia ha incassato quasi 2 milioni e mezzo di visualizzazioni), esplosa quest'anno con l'album Paprika, con il quale prova a rompere gli schemi nel mondo ipermaschilista dell'hip-hop, mentre risiedono in zona Corvetto (dopo aver lasciato il Ticinese) i Coma_Cose, il duo formato da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano un passato da magazziniere lui e da commessa lei - in bilico tra rap, elettronica e cantautorato (nel loro album d'esordio Hype Aura ci sono citazioni di Francesco De Gregori e Lucio Battisti), anche loro esplosi grazie al traino dei video «lanciati» su YouTube.

Del fenomeno Stato Sociale che cosa dire? La forza di questi cantastorie contemporanei da sempre refrattari alle facili etichette è sempre stata quella di riuscire ad arrivare con leggerezza in profondità. Quasi in controtendenza con la nuova scena che sta contribuendo al ricambio generazionale della musica italiana evitando con cura temi impegnati. «La parola impegno ci dà l'idea di uno sforzo, ma a noi affrontare temi profondi non fa paura, anzi se non accettassimo queste sfide avremmo già perso in partenza», hanno spiegato i «regaz» felsinei, per certi versi eredi dei concittadini Skiantos, che ultimamente hanno fatto parlare di sé con il romanzo Sesso, droga e lavorare.

«Usando certe parole e esprimendo certi concetti e valori, alla nostra maniera, cioè in apparenza senza serietà, finiamo per esprimere il nostro punto di vista sul mondo».

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