Restringere l'attuale Area C o estenderla al massimo. Due proposte che apparentemente si contraddicono ma vengono sostenute entrambe dalla Lega in consiglio comunale, dove è in corso da ieri la discussione sul Pgtu, il Piano generale dei trasporti urbani. Un vademecum della mobilità futura, dalle Zone 30 alle future isole pedonali. E il focus dei partiti è ovviamente sulla congestion charge, anche se il documento entra brevemente nel merito, ogni correzione sarà decisa in giunta entro l'estate e diventerà effettive da settembre. Ma il centrodestra vuole impegnare da ora sindaco e assessori su alcuni punti, e ha depositato una ventina di mozioni e ordini del giorno al Pgtu sul tema. Quelli a firma leghista, spiega il capogruppo Alessandro Morelli, chiedono da un lato di restringere l'area, andando a escludere realtà come l'ospedale Policlinico che oggi sono all'interno della ztl, «in questo modo tuteliamo lavoratori e degenti». All'opposto, «se davvero sono convinti che la congestion vada estesa e la misura, lo assicura il centrosinistra, non serve a fare cassa, allora abbiano il coraggio di estenderla fino ai confini della città». Una provocazione? Così diventerebbe un pedaggio per i non milanesi, i residenti potrebbero muoversi liberamente in città e pagare il ticket solo quando escono dai confini. Tra le proposte presentate dal Pdl Fabrizio De Pasquale e Riccardo De Corato di Fratelli d'Italia: la riduzione dell'orario alle 18 o addirittura alle 15.30, un carnet tra 40 e 60 ingressi gratuiti per tutti i milanesi e il passaggio sempre gratis per i residenti della Zona 1.
C'è anche la richiesta alla giunta di eliminare entro un anno dal centro i Jumbo tram, Sirio Sirietto che creano lunghe colonne di auto, sostituendoli invece con bus ecologici. Il Pd chiede una discussione in aula su Area C entro l'estate prima di ogni correzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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