Costumi d'epoca, concerti, la consegna delle benemerenze (il premio «Rosa camuna»), e davanti a Palazzo Lombardia una riproduzione del Carroccio utilizzato nella battaglia di Legnano contro l'esercito imperiale di Federico il Barbarossa, il 29 maggio del 1176. Ieri si è celebrata la prima festa della Regione Lombardia, ricorrenza forse sconosciuta alla maggior parte dei citadini della regione, ma molto sentita al Pirellone.
È una legge approvata a novembre proprio dal Consiglio regionale ad aver istituito, su impulso del centrodestra, le celebrazioni del 29 maggio, senza però chiusura di uffici o interruzione delle attività lavorative. Da più parti, però, si è voluta accostare la giornata a una festa di un partito. La Lega. Ipotesi che il governatore Roberto Maroni rispedisce al mittente, e senza troppi giri di parole. «Strumentalizzazioni». Detta in maniera ancora più brutale, «una stronzata». «È la festa di tutti i cittadini lombardi di qualsiasi partito siano - replica il presidente della Regione - una festa decisa dal consiglio regionale, ci vuole rispetto per la democrazia».
«Le tradizioni, i costumi, la cultura della nostra Regione - aggiunge il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo - non sono scindibili dal contesto più ampio in cui sono iscritti che è quello della storia e dell'identità dell'Italia unita e dei popoli europei».
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