Sono 670mila i pendolari che ogni giorno si muovono in Lombardia. In tre anni sono aumentati del 20 per cento e continueranno ancora a crescere. La crisi economica e i costi della benzina hanno convinto a lasciare l'auto in garage e utilizzare i treni. «Una scelta che però non è stata premiata», sostiene Legambiente che ieri ha presentato il rapporto «Pendolaria 2012». In Lombardia «nel 2011 il biglietto è aumentato del 23% e le condizioni di viaggio sono lontane da poter essere definite moderne o vicine agli standard europei». E tra le 10 peggiori linee italiane all'8º posto compare anche la Stradella-Milano. La Regione spende 610 milioni di euro all'anno «risorse importanti ma stiamo parlando comunque di una frazione minima del proprio bilancio appena lo 0,51 per cento», ha protestato Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia. Gli ambientalisti hanno presentato i dati a Cadorna, accanto a una tenda sulla quale avevano attaccato le fotografie scattate nell'ultima settimana di disagi. Ieri intanto un'altra giornata nera per i pendolari della linea Bergano, Lecco e Como-Chiasso. Stavolta per colpa di atti di vandalismo che hanno rallentato la circolazione. «Con Trenord avventure in Lombardia», ironizzavano i «sopravvissuti» ambientalisti versando the caldo e srotolando i sacchi a pelo sul piazzale dello scalo ferroviario. «Il software ha funzionato in tutte le altre città in cui è stato adottato. Perché solo in Lombardia ha provocato questo gran caos? È stata dimostrata l'incapacità di gestione - tuona Balotta - Si è voluto fare partire tutto nello stesso giorno: software, orari, contratti e una nuova linea ferroviaria». Legambiente chiede che il trasporto su ferro venga messo al primo posto: «più treni, più manutenzione e migliore gestione». Come? «Puntando sulla concorrenza» rincara Balotta. Trenord è nata dalla fusione delle Ferrovie e delle Nord definiti «due zoppi». Dunque l'invito alla Regione è esplicito: «mettere in gara le linee ferroviarie per rompere un monopolio» che non esiste in altri paesi europei. «Occorre aumentare la dotazione di materiale rotabile, sia per far fronte al necessario turn-over dei treni più vecchi e malconci, sia per aumentare la frequenza, in particolare nelle ore di punta, quando il sovraffollamento produce disagi ma anche disservizi e ritardi». Quello che è successo in questi giorni deve «fare voltare pagine». «La sottovalutazione dell'importanza del trasporto ferroviario è dimostrata dai disagi dell'ultima settimana, i pendolari hanno dovuto sopportare condizioni di viaggio da medioevo e non degni della regione più ricca d'Italia». Per il futuro Legambiente si augura che «si possa chiudere la pagina del gigantismo autostradale. Con gli oltre 11 miliardi di euro pubblici che si stanno buttando per costruire nuove inutili autostrade come la Broni-Mortara,la BreBeMi e la Tem, si potrebbe segnare il rilancio del trasporto pubblico locale».
«Le dichiarazioni di Balotta sono in contrasto con il rapporto Pendolaria - hanno ribattuto dall'assessorato ai Trasporti - la Lombardia, come si evince dai dati riportati nello studio, è l'unica Regione italiana che, non solo non ha ridotto il servizio ma lo ha potenziato con oltre 600 corse pari a una crescita dell'8,9%». E per quanto riguarda gli investimenti òa Regione «ha contribuito con ben 120 milioni di euro del proprio bilancio e, quest'anno, per far funzionare i treni ha anticipato più di 200 milioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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