Una cosa è certa, anzi due. La prima è che ci sarà una grande folla di pellegrini lombardi questo fine settimana ad Assisi, per festeggiare San Francesco patrono d'Italia. La Diocesi ne ha contati duemila, di cui cinquecento migranti, tra pullman e viaggiatori solitari. La seconda certezza è una discreta pattuglia di politici con il cardinale Angelo Scola e i vescovi lombardi, primi fra tutti il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente della Regione, Roberto Maroni, e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Questa volta, però, nessuno potrà chiedere loro chi li ha invitati, come è accaduto al sindaco di Roma, Ignazio Marino, con Papa Francesco. Alla fine della Messa solenne di domenica 4 ottobre, che sarà trasmessa in diretta da Raiuno, è previsto dalle celebrazioni che Pisapia accenda la lampada votiva e che dalla Loggia del Convento intervengano Delrio e Maroni. Presente anche il presidente del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo.
Quest'anno tocca ai Lombardi portare in omaggio l'olio alla lampada sulla tomba del Santo. Correva l'anno 1939 quando Papa Pacelli scelse per proteggere l'Italia il Poverello d'Assisi, «il più italiano dei santi, il più santo degli italiani». Da allora, ogni 4 ottobre, una regione va in pellegrinaggio sulla tomba di Francesco, a portare l'olio. E quest'anno tocca alla Lombardia.
Nel corso del pellegrinaggio sarà premiata sorella Teresa Martino, colei che ha continuato l'opera di Fratel Ettore, l'uomo che con il rifugio in Stazione Centrale è stato il precursore dei centri d'accoglienza per senzatetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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