Cronaca locale

«Per il Duomo serve un altro Della Valle»

«Per il Duomo serve un altro Della Valle»

Ascoltate il Duomo. L'ascolto non deve essere solo da parte delle istituzioni, quanto da parte dei moderni Mecenate che dovrebbero aprire il loro cuore, e non solo. «Ci vorrebbe una sorta di Diego della Valle che elargisca il suo dono non per il Colosseo ma per questa Cattedrale che è l'anima di Milano e il fulcro del suo turismo». Un dono del valore di 20 milioni di euro. L'invito del professor Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica, rientra in pieno nella storia di quest'unica opera d'arte che fu voluta più dai cittadini privati che dalle istituzioni, e oggi che gli enti pubblici hanno serie difficoltà di bilancio solo la magnaminità di un singolo potrà concedere al monumento lo splendore che si merita.
Intanto ci pensa anche il Touring Club Italiano a sfoltire le ombre degli incantevoli marmi di Candoglia, per riportarli alla luce, con il regalo di un contingente umano: cinquanta volontari che si occuperanno della custodia e dell'accoglienza al Museo e all'Archivio Storico, la cui inaugurazione è prevista per il 4 novembre. «E' una collaborazione tra istituzioni. Non ritengo questa disponibilità un gesto di sussidio, ma un segno d'appartenenza. In queste opere c'è Milano e i milanesi devono conoscerle. In fondo il Touring Club si occupa di turismo solo da 120 anni, il Duomo da sei secoli» ha commentato Franco Iseppi, presidente del Touring.
Il Museo si snoderà in duemila metri quadrati di spazio espositivo con ventisette sale che raccolgono i tesori del Tesoro, ovvero la casa della Madonnina d'oro, simbolo incontrastato della città. L'Archivio è una culla di pregevolezza storica con i suoi documenti che risalgono al 1387, ma soprattutto con gli spartiti musicali di grandi maestri, perché non si deve dimenticare che il Duomo è musica, come testimonia il concerto in preparazione per il 18 settembre, un «Magnificat» del maestro Schiavo, che unisce lo spirito del celebre inno mariano con l'editto di Costantino, grazie a quel «sì» di Maria che rappresenta «il più alto grado di libertà dell'essere e della fede» ha detto Gianni Baratta.
Il Duomo canta la bellezza per farsi ascoltare. Ad oggi i contributi dei soggetti pubblici e privati ammontano a circa 30 milioni di euro, dei quali 15 sono di Enti Nazionali. Gli Enti locali sostengono la cattedrale con quasi 4 milioni, di cui 2.350 del Comune e 1.350 della Regione. Tra i 30 milioni sono compresi i proventi che arrivano dai biglietti per salire sulle terrazze. La manutenzione ordinaria del monumento ammonta a 8 milioni di euro all'anno. I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2011, interessano la Guglia Maggiore e altre otto, le falconature, i Gugliotti, la copertura della Cattedrale e la sua pavimentazione. Per la Guglia Maggiore è stato trovato il denaro necessario, quei 4 milioni raccolti grazie alla campagna «Adotta una guglia». Ancora parziale invece è la somma che serve per mantenere il Museo e l'Archivio.

Ascoltate il Duomo e la sua musica.

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