E la crisi economica fa esplodere i reati della disperazione

E la crisi economica fa esplodere i reati della disperazione

Anno dopo anno la crisi economica morde con maggiore forza e Milano diventa sempre più povera e disorientata. O almeno è quanto emerge dai dati sulla sicurezza presentati ieri dal questore Alessandro Marangoni, da cui emerge un forte incremento dei reati predatori e una vera e proprio esplosione del consumo di droghe. Confermato poi l’aumento delle denunce per violenze sessuali. «Non credo siano aumentati gli episodi, bensì è cresciuta la consapevolezza delle donne di non subire più aggressioni e molestie dentro e fuori le mura domestiche» ha commentato Marangoni.
Dunque un forte cambiamento economico e sociale è in corso e i suoi riflessi si possono leggere anche sui dati della polizia. Numeri snocciolati dal questore in occasione della festa della polizia che sarà celebrata questa mattina al conservatorio Verdi. La cifra complessiva appare a colpo d’occhio rassicurante: i reati diminuiscono, anche se di poco, passando dai 97.504 del 2010 ai 96.149 del 2011. Una tendenza confermata anche dal raffronto tra i primi quadrimestri 2011 e 2012: 31.741 reati e 30.504. Calano omicidi e lesioni, mentre estorsioni, truffe e frodi telematiche, danneggiamento e prostituzione sono stazionari o presentano oscillazioni nei diversi periodi. L’allarme scatta invece alla voce «reati predatori», come furti e piccole rapine tipici della criminalità da strada, che in 12 mesi passano da 58.140 a 70.796. I furti nel 2010 erano 56.135, saliti a 58.709 l’anno dopo, nel primo quadrimestre 2011 erano 19.159, in questo 19.111. Le rapine passano dalle 2.005 di due anni fa alle 2.087 dell’anno scorso, mentre nei due quadrimestri di salgono dalle 724 dell’anno scorso alle 846 del 2012.
«Se però andiamo a scomporre ulteriormente i dati - ammonisce Marangoni - vediamo come siano diminuite i classici assalti a mano armata a banche o gioiellerie, mentre subiscono una forte crescita le “rapine improprie”, compiute da disperati o comunque da criminali “improvvisati”. Si tratta di scippi durante i quali viene esercitata violenza sulla vittima, quasi sempre una donna magari anziana, o furti in supermercati conclusi, quando il ladro viene scoperto in aggressioni nei confronti degli addetti alla sorveglianza per poter fuggire. Non solo, ma posso confermare che quando interveniamo nei grossi punti vendita, il personale ci precisa puntualmente come il colpo sia sempre di modesta entità e riguardi quasi in particolare generi alimentari o prodotti di prima necessità».
Non hanno bisogno di commenti invece i numeri relativi ai sequestri di stupefacenti: 320 chili nel 2010, 1.500 l’anno dopo, con la cocaina che balza da 146 a 740 chili. Spaventoso l’incremento dell’eroina, quasi sparita qualche anno fa, e ora «in auge» perché fumata oppure assunta insieme alla cocaina nel micidiale «speedball». I chili di oppiacei intercettati passano infatti da 27 a 60 tra il 2010 e il 2011, mentre nel primo quadrimestre 2012 siamo già a quota 47 chili.

Se infine calcoliamo che mediamente la Polizia intercetta tra il 10 e il 20 per cento dello stupefacente e che mancano i sequestri di Carabinieri e Finanza, si può solo immaginare la «cifra» del disagio sociale di Milano.

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