Sembra venire da un altro pianeta. Di fronte a certe sparate elettorali, anche qualche sostenitore su Facebook lo riporta a Palazzo Marino dove - qualora vincesse le primarie e poi le Comunali - non entrerebbe per la prima volta, ma da assessore che è stato in carica per 5 anni al Welfare. Solo adesso trova idee e fondi per garantire in futuro tanti servizi gratis o a basso costo. «Per me a Milano ci vuole più coraggio sulla questione sociale - ha ammesso ieri -: vuol dire reddito minimo comunale, forti riduzioni delle spese per le scuole dell'infanzia e via di questo passo». Per farlo «bisogna mettere mano alle scelte di Bilancio, anche attraverso la riduzione drastica delle consulenze e, accertate le condizioni di reddito con puntualità, chiedendo ai ricchi di dare di più». Moderno Robin Hood. Nidi gratis «per molti» e «sconti per i servizi all'infanzia. Abbonamenti Atm sempre gratuiti, per i disoccupati. Sostegno alle giovani coppie per l'affitto. Ulteriori investimenti per i servizi riguardanti la disabilità. Sogni? No, scelte che si possono fare se si ha coraggio, se si tagliano utleriormente sprechi e consulenze, se si chiede qualcosa a chi ha di più. E io voglio dimostrare che è possibile». Meglio tardi che mai? capace di raccontare la propria e la nostra idea di città anche a partire dalla propria biografia, dalla propria fatica, dalle proprie lotteGiorni fa aveva garantito che in caso di vittoria, dopo il registro gay aprirà anche la sala matrimoni di Palazzo Reale alle coppie omosessuali.
E dopo che il manager Expo Giuseppe Sala ieri ha detto sì alle unioni gay, Majorino non ha voluto perdere terreno. Ha prontamente comunicato su facebook che se diventerà sindaco nominerà in giunta un assessore «espressione diretta del movimento Lgbt, una persona omosessuale (uomo o donna che sia)».ChiCa- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.