«Nord, Sud, Ovest, Est». Il Pd apre con un anno d'anticipo la «campagna di ascolto del territorio» in vista delle Regionali e prende a prestito una vecchia canzone degli 883. Che proseguiva con: «E forse quel che cerco neanche c'è». E d'altra parte sono gli stessi segretari dem ad ammettere che la caccia al voto in Lombardia per il 2018 sarà tutta in salita. L'ultimo segnale è arrivato proprio ieri con la pubblicazione della classifica del gradimento dei governatori del Sole24Ore: Roberto Maroni è il terzo più amato in Italia. «Abbiamo bisogno di partire un anno prima, abbiamo di fronte Maroni che è nelle case degli italiani dagli anni '90, è uno dei pochi sopravvissuti della prima Repubblica. É evidente - afferma il coordinatore lombardo del Pd Alessandro Alfieri, che è pronto a candidarsi alle primarie se il centrosinistra confermerà il solito modello per la scelta dello sfidante - che è un avversario sicuramente difficile, ma la sua coalizione mi sembra in ebollizione». Il primo banco di prova per un partito già provato dalla bocciatura del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso sarà la tornata delle amministrative: in primavera si vota in ventuno Comuni lombardi con più di 15mila abitanti, e tra le partite più calde ci sono Sesto San Giovanni, Como e Monza.
Il 30 gennaio,la Direzione regionale dem valutare tempi e modi per la scelta dei candidati. E Alfieri ha ribadito che «c'è bisogno di un'accelerazione per arrivare entro l'estate a individuare il candidato. Abbiamo il dovere di costruire un percorso da subito, evitando gli errori del passato». L'ex sfidante di Maroni nel 2013, Umberto Ambrosoli, fu scelto a meno di tre mesi dalle urne. Il percorso presentato ieri dal segretario e dal coordinatore cittadino Pietro Bussolati fissa innanzitutto la mappatura di associazioni e mondo del volontariato sul territorio metropolitano, un tour nelle varie zone, una giornata «sulle buone pratiche dei circoli in collaborazione con Roma e laboratori su diversi temi», mentre «per la città di Milano si riattiveranno i tavoli di Milano Domani. Lo stesso modello sarà poi replicato su tutto il territorio regionale, fino ad arrivare ad un primo grande appuntamento di sintesi e raccolta degli sforzi con la Notte democratica: aperitivo e cena di autofinanziamento, in programma per il 20 marzo, con ministri, parlamentari e amministratori locali». «Non possiamo più pwermetterci - insistono - una campagna così limitata bel tempo come accadde nel 2013».
Oltre ad Alfieri si scaldano per le probabili primarie il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il ministro Maurizio Martina, il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. Per quanto riguarda le alleanze, si guarda al modello Milano, con la sinistra-arancione e il movimento lanciato da Giuliano Pisapia.ChiCa
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