«Abbiamo commesso un errore, cioè presumere che la gente fosse disponibile a pagare 12 euro per parcheggiare l'auto». In una sorta di mea culpa , il commissario unico di Expo Giuseppe Sala ammette di aver sbagliato nella gestione dei posti auto. Ma ne fa semplicemente una questione di prezzo, quando il problema è duplice: oltre alle tariffe care, c'è anche la questione della scomodità. Dopo aver parcheggiato ad Arese, i visitatori di devono sorbire 20 minuti di navetta per raggiungere Expo, in una gimkana tutt'altro che scorrevole.
Per rimediare all'errore di valutazione, Sala ha deciso di offrire l'ingresso serale (di 5 euro) a chi parcheggia attorno al sito nel fine settimana. Ma non basta.
Ad oggi nel parcheggio di 11mila posti di Arese, non ci sono più di mille auto al giorno. Facendo una stima, Arriva, la società che gestisce la viabilità di Expo, incasserà attorno ai 5 milioni di euro alla fine della manifestazione. E non gli 11 prospettati dal bando. Questo significa per la società Expo una penale di 3 milioni di euro per colmare i mancati incassi. «Io lavoro molto - spiega sala - e difficilmente prendo decisioni di pancia. A questa cosa ci siamo arrivati dopo tre settimane di riflessione.
Chi userà quei parcheggi, in particolare quello di Arese, non è gente che viene da Milano e non è gente che usa i mezzi pubblici. Anzi, c'è il rischio contrario, cioè che qualcuno arrivi a Milano con la macchina, parcheggi vicino a una fermata del metrò, lasci l'auto in città e ingolfi i mezzi pubblici».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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