Avvocati senza laurea ma che difendono benissimo, dentisti che aggiustano qualunque disastro ma non hanno mai fatto un esame: al catalogo dei professionisti che fanno il loro lavoro (spesso con risultati dignitosi) accampando titoli che non hanno mai conseguito si aggiunge da ieri Cristina Soresina, che nei suoi studi di Castellanza e di Milano (via Manara, sotto il palazzo di giustizia) avviava al dimagrimento schiere di pazienti. Peccato, come scoperto dalla Procura della Repubblica, che non fosse nè un medico nè una biologa, le due categorie di laureati abilitati a specializzarsi come nutrizionisti. E che la stessa inclinazione a crearsi una identità parallela l'abbia portata a compiere un reato ancora più grave per ottenere un prestito da una finanziaria.
Avendo alle spalle alcuni precedenti che le rendevano difficile ottenere il mutuo, Cristina ha pensato bene di dichiarare ai carabinieri di Cocquio Trevisago di chiamarsi Cristina Colombo e di avere perso la carta d'identità, e di denunciare in un commissariato di Milano di avere perso anche la patente. Con le due denunce in mano, è poi riuscita (e sarebbe interessante capire come abbia fatto) a convincere il comune di Cocquio a rilasciarle un nuovo documento a nome Cristina Colombo. Con questa identità ha bussato agli uffici della Argos e ha ottenuto un finanziamento di quarantamila euro.
Ma il magheggio non è passato inosservato, e gli accertamenti dei carabinieri sono riusciti rapidamente a individuare la doppia identità della seducente nutrizionista. Il pm Stefano Civardi ha disposto il suo arresto, già convalidato dal giudice.
Al carabiniere che si è presentato nel suo studio per eseguire il mandato di cattura, pare che la «dottoressa» Soresina abbia riservato uno sguardo critico e trovandolo un po' sovrappeso gli abbia detto: «Le preparo io una dieta».LF
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