Festa vietata a CasaPound, black bloc liberi di spaccare

La sinistra, che coccola centri sociali e antagonisti, ora vieta il raduno di CasaPound. Ma i militanti danno il via al raduno nonostante il veto

Festa vietata a CasaPound, black bloc liberi di spaccare

La sinistra imbavaglia la destra, ma permette a no global e black bloc di sfaciare le città. L'ultimo sopruso è toccato a CasaPound. A Castano Primo, paesino di 11mila abitanti in provincia di Milano, il sindaco Giuseppe Pignatiello, a capo di una giunta di centrosinistra, e la Prefettura di Milano hanno revocato all'ultimo momento l’autorizzazione a utilizzare la tensostruttura che ospita la festa nazionale. Ma il movimento di destra "se ne frega" dei veti e apre ugualmente la kermesse.

L'associazione sportiva "La Focosa", che avrebbe dovuto ospitare l’evento all’interno delle proprie attività, ha deciso di annullare qualsiasi iniziativa in segno di protesta dopo gli ostacoli posti dall'amministrazione comunale. Ma in 350 tra militanti e simpatizzanti hanno occupato la tensostruttura di via Mantegna dandoi così il via al raduno nonostante il veto. Il primo appuntamento moderato dal giornalista di Libero Francesco Borgonovo, Italia, Europa, quale sovranità? con il vicepresidente di CasaPound Italia Simone Di Stefano e il senatore della Lega Nord Raffaele Volpi, è alle 18. Per i prossimi giorni, invece, sarà prevista la presenza di esponenti di Forza Italia e Scelta Civica. "Chi cerca di impedirci di fare la festa con intimidazioni e metodi mafiosi - afferma il presidente nazionale Gianluca Iannone - non ha capito nulla del movimento e del nostro modo di fare politica".

A schierarsi contro CasaPound, oltre al sindaco di Castano Primo, ci sono i soliti noti della sinistra progressista. L'Anpi e i comitati antifascisti, in primis. E, poi, dietro i soliti noti del Pd e di Sel. Ma soprattutto il presidente della Camera Laura Boldrini: "Questi movimenti si richiamano in varie forme a un passato di sofferenze e privazione della libertà, quale è stato il ventennio fascista. Un passato che il popolo italiano si è lasciato alle spalle settant’anni fa grazie alla Resistenza e al sacrificio di quanti hanno combattuto per restituire al nostro Paese la dignità e la libertà perdute". Sono gli stessi che, quando sfilano gli antagonisti e i black bloc, si guardano bene dal prendere le distanze.

Vittorio Feltri, che ieri era presente alla conferenza stampa in cui è stato illustrato il programma, ha detto che le polemiche "lasciano basiti e incazzati".

"Lo scandalo - ha continuato Feltri - è stato vedere la sinistra mostrare la solita ostilità preconcetta nei confronti di un movimento che si muove e fa politica nel rispetto del codice penale". "Una sinistra - ha cocluso - che cerca sempre di isolare chi non ritiene politicamente corretto e non è omologato".

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