Film, incontri, aperitivi Nasce il «Cinemino» (grazie a una colletta)

Bar e sala da 75 posti con proiezioni speciali per mamme, bimbi e proprietari di cani

Chiara Campo

Un circolo cinematografico ma anche un bar. In una parola «Il Cinemino», aperto da ieri in via Seneca 6, a due passi da Porta Romana e dalla movida di viale Montenero. Una sala da 75 posti nata grazie alla colletta (o come si dice oggi, il crowfunding) lanciata da un gruppi di nove amici appassionati di cinema e già attivi nel mondo dell'intrattenimento. Dopo due mesi di lavori, ieri sono partite le proiezioni con «Faithfull», il film-documentario che l'attrice e regista francese Sandrine Bonnaire ha diretto in omaggio a Marianne Faithfull, cantante simbolo degli anni Sessanta. Il Cinemino punta in realtà a valorizzare moltissimo il cinema italiano («con preferenza per la produzione milanese») ma ovviamente nella programmazione ci saranno anche titoli internazionali, documentari, film in lingua originale con sottotitoli, cortometraggi che non trovano spazio nelle grandi sale della città. Non ci saranno solo proiezioni ma anche dibattiti, incontri con registi e attori, critici. Si chiama cineclub (o cinema di quartiere), oltre al biglietto d'ingresso chi vuole entrare in sala deve esibire la tessera associativa da 5 euro che vale per tutto ll 2018. Nessuna tessera invece per frequentare il bar del Cinemino, aperto tutti i giorni dalle 14 a mezzanotte e mezza e ovviamente a tema, con sedie pieghevoli tipiche delle vecchie sale d'essai, locandine di American Psycho o foto di Audrey Hepburn, James Dean e Sharon Stone alle pareti. Previsti pomeriggi «CineMini» con cartoni animati per i bambini, «CineMammine» per le donne con bimbi piccoli, il «Cinemino d'argento» per gli anziani e anche proiezioni «Cinefile Cinofile» con ingresso consentito ai cani. Il biglietto unico del Cinemino costa 7 euro, il ridotto 5 e ci sono i carnet ingressi. Tessera omaggio a chi ha contribuito alla colletta.

Sara Sagrati, una delle nove fondatrice dell'associazione SeiSeneca che gestisce la programmazione del Cinemino racconto che il progetto è nato circa un anno fa, «abbiamo iniziato a battere il territorio e quando ci è capitato questo ex spazio espositivo di una designer, proprio a Porta Romana che era la zona prioritaria per noi visto che un tempo era ricca di cinema di quartiere e oratoriali e oggi è rimasto solo il multisala Colosse, abbiamo capito che era il nostro posto». La raccolta fondi è partita solo il 2 dicembre con l'obiettivo «che sembrava spropositato» di raccogliere 50mila euro e quando mancano 18 giorni alla chiusura l'associazione è arrivata a quota 45mila. «Abbiamo già 500 donatori, la media è di 75 euro, molti hanno scelto di supportarci adottando una poltrona».

Da Valerio Mastandrea che l'ha dedicata all'amico e maestro Claudio Caligari alla moglie di Gabriele Basilico che l'ha dedicata al grande fotografo, un gruppo di studenti del cineforum Bocconi al prof che ha instillato in loro la passione per i film e Maga Productions a Rossella Rosa, una comparsa storica di Cinecittà che ha lavorato con i più grandi registi in centinaia di film ma il cui volto è praticamente sconosciuto. Ieri al via anche il sindaco Beppe Sala, tessera numero 300, che insiste: «Il mondo è fatto di grande distribuzione ma voglio sempre difendere anche chi nel micro tiene una luce accesa e porta la sua proposta».

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