Coronavirus

Fino a metà marzo 96 morti in meno del 2019. "Dopo una crescita, faremo i conti alla fine"

Cocco: "Avevamo troppe salme da fuori, cremazioni limitate ai residenti"

Fino a metà marzo 96 morti in meno del 2019. "Dopo una crescita, faremo i conti alla fine"

É un dato da prendere con le pinze e che potrebbe variare purtroppo in negativo dalla seconda metà di marzo, quando il virus ha iniziato a girare più potentemente anche in città. Ma almeno dall'inizio dall'anno al 18 marzo i decessi tra i residenti registrati dall'assessorato ai Servizi civici del Comune sono 96 in meno del 2019 e addirittura 141 di due anni fa. I morti nei primi due mesi e mezzo del 2020 sono stati 3.313, l'anno scorso 3.409 e quello prima 3.454. Fin lì si potrebbe ipotizzare che si tratta di un «effetto divieti», con la città praticamente chiusa e il traffico ridotto ad un terzo del normale sono calati gli incidenti stradali, probabilmente anche le vittime sul lavoro. Il direttore dei Servizi civici Andrea Zuccotti ieri in commissione che «bisogna avere cautela sui dati, per fare un'analisi sensata bisognerebbe conoscere le cause di mortalità e ragionare su un tempo più ampio. Ma stiamo osservando un aumento di mortalità molto distinto tra deceduti sul territorio, ma non residenti», ossia di persone che magari vengono ricoverati negli ospedali della città e perdono lì la vita, ma sono residenti in altri Comuni della città metropolitana, e i «milanesi doc». E in questo caso fino a metà marzo insomma invece di sbalzi si è osservato un calo. Ma Zuccotti mette le mani avanti e avverte che «solo intorno al 15-16 c'è stato un fenomeno di aumento anche tra i residenti e abbiamo davanti ancora quelle che sono state due settimane di passione», bisogna attendere per un bilancio complessivo. L'assessore Roberta Cocco ha ammesso invece che per i servizi funebri «è un periodo difficilissimo, siamo arrivati ad un accumulo di salme importanti nel nostro crematorio di Lambrate e abbiamo dovuto fare scelte molto difficili. C'era il rischio di andare in default e abbiamo deciso di limitare con un'ordinanza dal 26 marzo le cremazioni ai soli residenti. Garantiamo a tutti, compresi gli stranieri e i non residenti ma deceduti in città, la possibilità di sepoltura, ma non la cremazione. E abbiamo istituito la sepoltura temporanea per le salme che non possono essere rimpatriate nel Paese d'origine a causa dei voli bloccati».

L'assessore Cocco coglie dati molto positivi sull'altro settore che le compete in giunta, quello dello Sviluppo digitale che in poche settimane è stato «costretto» ad un balzo in avanti incredibili. «Siamo arrivati a oltre l'80% dei certificati scaricati digitalmente, già a febbraio avevamo raggiunto il picco altissimo del 67% ma l'emergenza ha fatto schizzare il dato. E sono oltre il 60% i cambi di residenza richiesti on line». Sono annullati almeno fino al 3 aprile (ma si va verso una proroga del decreto) gli appuntamenti per matrimoni e unioni civili. Le chiamate allo 02.02.

02 sono scese a 50mila ma «una su quattro riguardava l'emergenza Covid».

Commenti