Formigoni avverte «Il programma lo scriveremo noi»

Il programma del centrodestra per le elezioni in Lombardia «sarà dettato dal Pdl» e solo dopo «sottoposto alla Lega». Parole che non faranno piacere al candidato del Carroccio Roberto Maroni quelle pronunciate ieri da Roberto Formigoni davanti alle telecamere di Sky Tg 24 rispondendo a una domanda sulla possibilità che il Pdl possa essere ostaggio dei leghisti. «Ciò che conta nelle coalizioni - ha spiegato Formigoni - è il programma elettorale, per questo mi sono fatto dare dal Pdl il compito di redigere il programma». E sul programma dettato dal Pdl «e sottoposto alla Lega sono convinto che non ci saranno problemi perché abbiamo già scritto insieme gli ultimi tre». Da vedere cosa risponderà Maroni che ha imposto al Pdl al primo punto del programma l'euroregione del Nord e il mantenimento del 75 per cento delle tasse sul territorio.
Un'altra polemica in vista per Formigoni che proprio ieri ha chiuso quella con Albertini scoppiata domenica dopo che Formigoni lo aveva accusato di andare a caccia di due poltrone, una in Regione e l'altra al senato, tenendosi però stretta quella all'europarlamento conquistata con il simbolo del Pdl. «Non mi inquieti troppo perché posso fare dichiarazioni che lo metterebbero a terra», aveva risposto Albertini. Ieri il chiarimento. «La mia replica - le parole di Albertini - non era una minaccia, ma un avvertimento pubblico di essere un gentiluomo come abbiamo deciso di rimanere. Se Formigoni non mi tira altri schiaffi, non replicherò più. Ha iniziato a parlare di poltrone. È fuori dalla mia logica e anche dalle scelte che ho fatto. Ho solo voluto sottolineare il fatto che è meglio che lui non parli di poltrone perché ha solo da perdere». Immediata la replica.

«Il nostro dialogo - ha detto Formigoni - è sempre stato chiaro. Io sono e rimango un uomo del centrodestra, non posso più appoggiare una candidatura come quella di Albertini che avrebbe come unico scopo quello di far perdere il centrodestra».