È la Giornata dell'altruismo: porte aperte ai volontari a ore

Passare un pomeriggio con un nonno sconosciuto, aiutare nelle cucine di una mensa per i poveri, dare una mano in un centro profughi o in una casa per bimbi con difficoltà. Ma anche occuparsi di animali abbandonati. Capita a tanti di voler dare una mano ma di non sapere dove, di avere poco tempo, di ignorare come mettere a disposizione le proprie capacità. O addirittura di averci provato ed essere stato respinto. Per tutte queste persone (e per chi non ci aveva mai pensato) arriva la Prima Giornata dell'Altruismo, che oggi apre le porte delle associazioni al volontariato flessibile.

L'iniziativa (www.italialtruista.org) mette in rete le associazioni di volontariato che hanno bisogno di persone disponibili con le persone che hanno voglia di aiutare ma hanno poco tempo o poca dimestichezza. E sono già 71 le associazioni, dalle più piccole alle importanti come la Casa della carità, che hanno aderito alla Giornata di oggi e che aprono le porte a orari diversi chi vorrà incontrale.

Funziona così: si va sul sito, si clicca su «Giornata altruista» e poi su «clicca qui per scoprire le associazioni». Parte un viaggio tra le varie associazioni, divise per zone e per orario di ricevimento. Si guardano le diverse attività e l'indirizzo, si scopre a che ora oggi è possibile andare a trovare i responsabili dell'attività di volontariato preferita, per scoprire da vicino che cosa fanno tutti i giorni.

Nell'elenco c'è un po' di tutto, cooperative, associazioni, centri di accoglienza, residenze sanitarie, con la possibilità di occuparsi di anziani, bambini, gravi emarginati, ex tossicodipendenti. L'idea è di Odile Robotti, docente dell'Università Vita- Salute del San Raffaele, che dopo aver studiato la rete HandsOn Network negli Usa, ha fondato e presiede la rete milanese, per dare la possibilità di incrociare domanda e offerta.

A spiegare perché ha aderito don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, grande esperto del campo: «Partecipiamo perché pensiamo ci sia tanto bisogno di riscoprire il bisogno di aprirci agli altri. Altruismo e volontariato creano benessere e coesione sociale perché immettono nella nostra società l'energia della gratuità e la forza della speranza».