Giunta Maroni, il rinvio riapre i giochi

Giunta Maroni, il rinvio riapre i giochi

Quando arriverà la fumata bianca per la giunta regionale? A Palazzo Lombardia sono tutti in attesa del decreto della Corte d'Appello che darà il via libera formale al nuovo presidente, Roberto Maroni. I tempi non sono ancora certi, ma la proclamazione attesa per oggi, 15 marzo, slitterà.
Data attesa e sperata perché coincide con il compleanno dell'ex ministro dell'Interno, che sperava di festeggiare il suo cinquantottesimo genetliaco nel medesimo giorno dell'insediamento in Regione.
Piaceri personali a parte, il semaforo verde è atteso per lunedì o martedì prossimo. E allora la presentazione della giunta sarà rimandata dal week end alla prossima settimana. Nell'attesa, come si sa, i nomi meno sicuri sono esposti a scossoni e tempeste d'arie che possono farli volare via.
Ma veniamo alle indiscrezioni di palazzo. In ambienti leghisti si parla di una possibile new entry nel parterre degli assessori. Si tratta di Dario Galli, presidente della provincia di Varese. Tra gli altri nomi le cui quotazioni sembrano in ascesa, la comasca Erika Rivolta, di ritorno dalla Camera. Incerta Maria Cristiana Cantù, alle quali nei giorni scorsi si attribuivano le fondamentali deleghe di Famiglia e Welfare.
In casa Carroccio rimangono i consueti punti fermi. Massimo Garavaglia, che lascerà Palazzo Madama per gestire il Bilancio della Lombardia. Antonio Rossi, il campione di canoa che passerà dalle Olimpiadi alla gestione dello Sport regionale. L'Agricoltura sembra ormai certa per Gianni Fava. Così come risultano stabilmente in sella le donne volute da Maroni in giunta: il sindaco di Dalmine, Claudia Terzi, e la presidente del consiglio comunale di Brescia, Simona Bordonali.
Altra questione risolta l'incarico di segretario generale: a gestire la macchina operativa della giunta sarà Andrea Gibelli.
Il Pdl è alle prese con le ultime questioni da limare. Paola Ferrari, la moglie di Marco De Benedetti proposta da Daniela Santanchè, è in attesa di conferme, almeno per quel che riguarda le deleghe. La giornalista sportiva sembrava destinata a Cultura e Istruzione. Ma la Ferrari non è laureata e così sono state sollevate questioni di opportunità sul fatto che sia lei la titolare dell'Istruzione. Alla signora De Benedetti potrebbe rimanere l'assessorato alla Cultura. Valentina Aprea manterrà così le sue competenze complessive sull'Istruzione.
Il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, si prepara a diventare vicepresidente della Regione con delega alla Sanità. Il suo peso politico diventerà così molto consistente, soprattutto se si pensa al fatto che Roberto Maroni continuerà a essere segretario della Lega fino al 2015. E la Sanità vale da sola diciotto miliardi di euro l'anno, l'ottanta per cento del bilancio regionale.
Dopo l'addio alla politica di Carlo Masseroli, si attende la designazione dell'assessore di area Cl. La delega dovrebbe essere quella del Lavoro.

Il nome in pista in principio era quello del neo consigliere regionale, Luca Del Gobbo. Adesso salgono le quotazioni di Carolina Pellegrini, attuale assessore regionale alla Famiglia e già in giunta a Rho. E si torna a parlare di Mario Melazzini: non per la Sanità ma per il Lavoro.

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