Cronaca locale

Granelli difende Area C? La Regione svela il bluff

L'assessore Cattaneo smentisce il Comune: "Cita prove scientifiche che non esistono"

Granelli difende Area C? La Regione svela il bluff

Lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo ha annunciato sabato scorso che se sarà eletto rivoluzionerà la mobilità milanese. Tradotto: stop ad Area B e orario ridotto per Area C, si pagherebbe il ticket solo dalle 7.30 alle 14.30, nell'immediato ha sollecitato la giunta Sala a spegnere le telecamere almeno ad agosto. Apriti cielo. «Il Comune ha introdotto queste misure per migliorare la qualità dell'aria, ci tiene alla salute dei milanesi. É strano che Bernardo, un pediatra, dica che la toglierebbe Area C ad agosto e poi Area B. nel momento in cui c'è il picco dell'ozono, i bambini sono il gruppo a più alto rischio per l'esposizione». La Regione ieri lo ha invitato ad «informarsi meglio». L'assessore lombardo all'Ambiente Raffaele Cattaneo smentisce Granelli. «É una volta di più l'occasione per chiarire alcuni aspetti di natura tecnica scientifica che forse non sono noti a tutti - spiega Cattaneo in un video su Facebook - ma dovrebbero essere noti a Granelli, che una volta di più ha detto una cosa che non è corretta e, una volta di più, ha forzato una cosa che nella scienza non esiste». Premette che la Regione ha ribadito più volte nel corso di questi anni che il contributo di Area B e C alla qualità dell'aria «è trascurabile, l'aria non rispetta i confini amministrativi imposti dal Comune, c'è bisogno di interventi su scala più ampia quindi non ha senso limitare il centro storico. La visione di Bernardo, che condividiamo, non è basata su vincoli e divieti, con il risultato poi magari di fare cassa con le multe, ma su strumenti come incentivi e move in (la scatola nera a bordo per evitare le restrizioni)». Sulla questione dell'ozono, «che è noto per il buco, ce n'è meno di quanto ce ne dovrebbe essere», Granelli «segnala il problema contrario, l'eccesso durante i mesi estivi in alcune zone. É vero, ma non c'è relazione diretta tra traffico e ozono e fare questo collegamento è improprio e sbagliato» sostiene Cattaneo.

Veste i panni del prof, per ricordare che «è un inquinante completamente secondario, non deriva da ciminiere delle aziende o tubi di scappamento delle auto come invece avviene per le polveri sottili e gli ossidi di azoto, si riforma in atmosfera». E uno dei componenti che favoriscono la formazione di azono «è sì l'ossido di azoto, legato anche alle emissioni del traffico, ma successivamente la ricomposizione in atmosfera lo fa ridurre, tant'è che abbiamo dei picchi di ozono nelle aree prealpine e non in prossimità di autostrade o strade urbane. Questo Granelli dovrebbe saperlo, se non lo sa dovrebbe informarsi meglio». Il risultato paradossale dell'abolizione di Area B e la riduzione di Area C, avverte l'assessore regionale, «potrebbe essere proprio la riduzione dell'ozono». Morale: «Su questi temi non serve un approccio ideologico ma competenza, chiarezza di visione e scelta politica. E bene ha fatto Bernardo a indicare che la scelta del centrodestra è diversa da quella di Sala e Granelli. Noi non vogliamo multe e vincoli ma aiutare i cittadini a comprendere che ci si può comportare in maniera virtuosa, e dare gli strumenti, ossia gli incentivi, per farlo».

Sulle piste ciclabili ieri Bernardo su Telelombardia ha ribadito che non ha intenzione di cancellarle tout court ma «diverse sono pericolose e insicure, e quando vengono usati male i soldi pubblici non va bene».

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