Un progetto speciale quello del nucleo radiomobile della polizia locale: pattugliamenti a tappeto e controlli per la guida con il cellulare, fatta da motociclisti in borghese. La sperimentazione, durata due mesi da marzo ad aprile, è terminata ed ora si è trasformata in progetto. Obiettivo: educare e proteggere i milanesi dalla guida con il cellulare che causa il 40 per cento degli incidenti complessivi, nel 90 per cento dei casi dovuti a cattive abitudini, come appunto guidare parlando al telefono senza auricolare o mentre si chatta o si guardano i social.
Fallito in commissione Bilancio il tentativo di far passare l'emendamento all'articolo 173 del Codice della Strada, inserito nella Finanziaria 2018, che avrebbe dato un giro di vite alle alla guida distratta, a Milano su input del sindaco Beppe Sala e del comando di piazza Beccaria, si è deciso di intensificare i controlli, con l'ausilio appunto di agenti in borghese. L'articolo 173 del Codice della strada vieta al conducente di «far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, ovvero di usare cuffie sonore (...). È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani». Attenzione: è permesso solo l'uso di auricolari singoli, per permettere di sentire i rumori provenienti dall'esterno. Si rischia una sanzione tra i 161 a 647 euro, la decurtazione di 5 punti e la sospensione della patente da uno a tre mesi, solo in caso di recidiva nel biennio.
«Nel 2016 in Lombardia - spiegava nel 2017 l'allora assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali - si sono verificati 32.785 incidenti che hanno portato a 45.435 feriti e 434 morti». Secondo il rapporto 2016 sulla sicurezza stradale stilato da Dekra, organizzazione mondiale di consulenza per la sicurezza nel mondo automobilistico «il 90% degli incidenti stradali è causato da cattive abitudini», tra cui tutte quella legate all'utilizzo del cellulare.
A fonte anche dell'aumento dei incidenti in città negli ultimi sei mesi, nelle nove zone della città dal lunedì al venerdì due pattuglie di falchi in borghese, si dedica tra le varie attività, a controllare automobilisti e motociclisti che guidano con lo smartphone in mano, infilato nel casco, o con la doppia cuffia. In media vengono staccati 10 verbali a turno, che significa 20 al giorno, un centinaio alla settimana. «Il progetto nasce dalla constatazione che i controlli fatti da agenti in divisa non erano sufficientemente incisivi. Il risultato si è visto: il 50 per cento delle multe viene elevato dagli agenti in borghese.
Nonostante la carenza di personale, sono 40 i ghisa in servizio in moto, su 80 motociclisti, cerchiamo di fare il possibile - spiega Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm - perché crediamo che sia importante educare i milanesi a una guida responsabile e tutelare la loro incolumità. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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