«Ho chiesto 15 euro E poi l'ho spinta»

Ha speso con le ragazze i soldi rubati all'anziana uccisa

(...) sono riportate nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alessandra Cecchelli. Il giudice aggiunge che il 22enne portò via dalla cascina 200 euro, alcuni gioielli e «un blocchetto di biglietti Atm». E che dopo l'omicidio è andato «non curante a ballare», proseguendo la sua «serata».

Il gip nell'ordinanza con cui ha convalidato il fermo e disposto il carcere, sottolinea come l'anziana «da tempo» avesse «offerto» al giovane «sincera e generosa ospitalità». Ma è stata uccisa «brutalmente» dal ragazzo che l'ha legata, «imbavagliata» e ha anche cercato «di occultare il cadavere nella cantina adiacente» e di «cancellare le tracce di sangue sugli abiti e sulle scarpe». Poi, in discoteca, «si divertiva, intratteneva rapporti con ragazze», dopo aver assunto alcol e droghe. È stato sempre Borisov a raccontare che il giorno del delitto commesso per rapina aveva «trascorso la giornata da solo in alcuni bar del centro città a bere varie birre, amari e altri alcolici» e quando è rientrato in cascina era «molto ubriaco» e aveva «fumato delle canne».

La sua azione tuttavia, valuta il gip, «denota una lucida volontà criminale e una personalità subdola, priva di freni inibitori, violenta e spregiudicata». Nei verbali degli altri ospiti e lavoratori della cascina, in cui si svolgono anche progetti di integrazione per immigrati in collaborazione con il Comune, si parla del «carattere abitualmente arrogante» del 22enne, «più volte sospettato di furto». Così il figlio dell'anziana: «Mia figlia - ha messo a verbale - mi riferì al telefono che era sparita dalla mia abitazione la cassetta di metallo dove conservavamo l'incasso dell'intera settimana che ammontava a circa 1.000 euro, più una ventina di biglietti dell'Atm». Ancora: «Damian era stato notato nel tentativo di rivendere alcuni biglietti». L'uomo ha raccontato che dopo quell'episodio «abbiamo contattato il suo assistente sociale» e lui «non ha avuto nessuna reazione scomposta». Un dipendente dell'azienda agricola lo ha descritto inoltre come uno che aveva «spesso atteggiamenti prepotenti» e «pretendeva denaro».

Il ragazzo arrestato ha aggiunto: «Sono dispiaciuto per quello che è successo, non volevo fare quello che ho fatto, sono pentito e chiedo perdono a Dio». Il giudice, comunque, non crede alla versione della «morte accidentale da caduta» dopo la spinta.

CBas

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