Cronaca locale

"Per i dati, nel 2020 si è fermato tutto ma non l'arrivo di migranti e irregolari"

L'assessore alla Sicurezza e l'ultimo rapporto sull'integrazione «Milano non può accogliere tutti, pericolo di quartieri-ghetto»

"Per i dati, nel 2020 si è fermato tutto ma non l'arrivo di migranti e irregolari"

Si è fermato tutto, non l'immigrazione. Questa la sintesi che l'assessore regionale Riccardo De Corato fa del rapporto annuale Orim sull'integrazione e la multieticità.

Lo studio, periodicamente, analizza il fenomeno migratorio nella nostra regione e al 15 novembre 2020 la Lombardia risulta la regione d'Italia con più migranti accolti: 10.531 su un totale nazionale di 80.906 (il 13,0%). Nella nostra regione - prosegue la lettura - vengono respinte gran parte delle domande di accoglienza. La commissioni territoriale «Milano Monza», è quella che durante il 2019 ha bocciato in termini relativi il maggior numero di domande (l'81,0%).

Le persone non autorizzate al soggiorno al 1 luglio 2020 sono 108 mila, pari a 78 ogni mille migranti presenti in Lombardia. Potrebbe sembrare un calo rispetto al 2019 (quando erano 120mila, cioè 83 ogni mille) ma la contrazione sarebbe dovuta anche alla nuova «sanatoria» che ha regolarizzato molti. «L'integrazione gestita come è stato fatto negli ultimi decenni - commenta De Corato - ha portato ai risultati riportati dalla ricerca Orim. Bisogna capire che una città come Milano non può integrare tutti. Nelle città si stanno creando quartieri-ghetto dove comunità extracomunitarie comandano. Lo spaccio delle sostanze stupefacenti ormai è in mano alla criminalità extracomunitaria». «È chiaro che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio - prosegue - ma la criminalità extracomunitaria è sotto agli occhi di tutti, negarlo, come fa la sinistra, è solo controproducente». «Il quadro per i prossimi anni - prosegue De Corato - non può essere che preoccupante: si pensi che nel 2019 l'80% delle domande di asilo è stata respinta, ma non sappiamo quasi mai - nessun dato ce ne informa - quante delle persone che si sono viste rifiutare la richiesta torneranno effettivamente nel proprio Paese di origine e quante, invece, si daranno alla macchia. Le sanatorie possono diminuire il numero dei clandestini, ma non risolvono di certo il problema del fatto che nelle carceri lombarde quasi la metà dei detenuti è straniera». «Con il nuovo scellerato decreto insicurezza - conclude l'assessore - probabilmente vedremo meno persone clandestine, avendo introdotto le più disparate motivazioni di soggiorno, ma, quasi sicuramente, anche il prossimo anno vedremo aumentare l'incidenza di criminalità extracomunitaria».

RC

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