I grandi chef lombardi con un "menù politico" per attirare i giovani

Parte oggi la nuova edizione di InGruppo: per 4 mesi nei ristoranti stellati a prezzo fisso

I grandi chef lombardi con un "menù politico" per attirare i giovani

Sarà che l'alta cucina è diventata ormai una moda da inseguire ad ogni costo, saranno i talent show televisivi che hanno moltiplicato aspiranti chef e «food lovers», sarà che il livello generale del gusto ha subito un'impennata generalizzata. Sarà un po' per tutte queste ragioni che alcuni tra i migliori cuochi della Lombardia, la regione più stellata d'Italia, hanno deciso di mettersi «in Gruppo» per farsi conoscere da vicino dal grande pubblico: anche quello dei più giovani, curiosi ma mediamente meno dotati di un portafoglio adeguato ai ristoranti «top». L'iniziativa, lanciata nel 2012 dall'editore della storica guida enogastronomica Le Soste, aveva inizialmente coinvolto 15 ristoranti della provincia di Bergamo, tra cui molti blasonati dalla rossa Michelin, come Da Vittorio dei fratelli Cerea, l'Antica Osteria dei Camelì, l'Osteria della Brughiera, e la storica Taverna del Colleoni & Dell'Angelo nell'affascinante Piazza Vecchia nel cuore della Città Alta. Con una formula semplice ma accattivante: riservare, dietro prenotazione, un numero limitato di posti ad un prezzo «politico». Il progetto, che aveva una durata di quattro mesi, ebbe un immediato successo.

«La ragione è semplice - spiega Mario Cucci, editore di Le Soste - perchè poter accedere a un grande ristorante stellato in virtù di un menù fisso di 60 euro si è dimostrata un'occasione a dir poco ghiotta per il grande pubblico; ma anche per i ristoratori che hanno potuto ampliare il proprio messaggio mettendo a disposizione quei coperti che, soprattutto nelle serate infrasettimanali, sarebbero rimasti sguarniti». Oggi, a distanza di sette anni, «In Gruppo», è diventata una vera e propria guida che raccoglie 22 ristoranti di alta cucina in tutta la Lombardia; e la nuova edizione, che prende il via oggi per concludersi il 30 aprile, conta tre new entry: i milanesi Trussardi alla Scala, capitanato dallo chef Roberto Conti, Claudio Sadler e Cucina Cereda a Ponte San Pietro, astro nascente dell'alta ristorazione bergamasca. Squadra che vince non si cambia, e così il format è rimasto il medesimo, ovvero la possibilità di consumare - con prenotazione obbligatoria - un menù completo vini inclusi a 60 euro. Prezzo che quest'anno sale a 120 euro soltanto per quattro ristoranti stellati, i più rinomati: Da Vittorio, Enrico Bartolini-Mudec, Sadler e A'Anteprima. In occasione della nuova edizione, ieri è stata presentata anche la nuova guida cartacea InGruppo, ideata per facilitare la scelta del ristorante da parte del pubblico.

Il volume, che comprende un ritratto dei protagonisti, presenta anche una ricetta scelta tra le tante proposte del menù. Un progetto vincente che non trascura la solidarietà: il 28 febbraio, per la Giornata Internazionale delle Malatrtie Rare, ogni menù devolverà 15 euro alla ricerca.

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